Napoli, una notte da ricordare

E alla fine arriva anche la seconda vittoria in Champions. Dopo vent’anni passati tra inferno e purgatorio, il Napoli delle meraviglie è di nuovo in paradiso, seppur per una notte, ma che ne vale cento. Il Napoli ha battuto il Manchester City al termine di una gara durissima, che ha messo a dura prova i muscoli dei giocatori e le coronarie di molti tra il pubblico. Una partita così bella, in cui il Napoli per ampi tratti ha dominato specie sotto la porta avversaria, capitalizzando però molto meno delle occasioni prodotte, non capitava da qualche tempo. Un po’ di imprecisione, ma anche tanta sfortuna quando Hamsik, dopo aver addormentato Kolarov e battuto il portiere, trova il palo a negargli la gioia del gol che avrebbe chiuso la partita prima del tempo. Ma forse è stato meglio così, una vittoria sofferta è anche più apprezzata e lascia dietro di sé una scia di emozioni adrenaliniche che avranno bisogno di molti giorni per essere smaltite. Perché in fondo in molti ci speravano di vedere un Napoli così, ma quanti se lo sarebbero aspettato davvero? Bastava guardare la faccia del presidente De Laurentiis al termine della partita, un sorriso di felicità e gli occhi incantati a guardare tutta la gente saltare sulle parole di “o surdat nammurat’”, in primis su tutti il sindaco di Napoli De Magistris, accanto a lui.

Bravo Mazzarri nel tenere i suoi per mano per tutta la partita, mantenendo alta la tensione. Eppure non è bastato, perché il vantaggio di Cavani, venuto dopo venti minuti in cui il Napoli ha avuto almeno tre palle gol, con Lavezzi in forma smagliante che ha provato e riprovato senza mai trovare il gol, è durato poco: è bastata una leggerezza difensiva per regalare a Balotelli il più facile dei gol a dieci centimetri dalla porta. Errori che una grande squadra non dovrebbe commettere per non compromettere partite importanti, in cui ci si gioca il passaggio del turno, o quasi. Perché il Manchester di Mancini, è fatto così, se mostri il punto debole sei finito ed in effetti gli ultimi dieci minuti del primo tempo si sono rivelati una vera tortura per il cuore dei napoletani, che hanno visto la propria squadra cinta d’assedio.

Nella ripresa invece ti aspetti il Manchester tritatutto, che in campionato sta impressionando, ed invece ti ritrovi un tridente d’attacco, quello partenopeo, che non ha nessuna intenzione di perdere e bastano pochi minuti per confezionare il più bello dei gol: Lavezzi, una furia nel secondo tempo, dal limite scarica su Dossena in sovrapposizione, cross teso ed il Matador, di prima intenzione, batte a rete per la seconda volta, concedendosi la prima doppietta della carriera in Champions. San Paolo in delirio e sismografi che registrano oscillazioni fuori dal nomale. Il Napoli poi ha dovuto soffrire la ripresa dei Cityzen, che hanno trovato sulla loro strada un De Sanctis in versione muraglia cinese, che ha detto no a tutte le occasioni avute dagli inglesi, ma anche un capitan Cannavaro da dieci e lode. E pensare che il palo di Hamsik prima e la ghiotta occasione di Maggio subito dopo, avrebbero potuto rendere il bottino più pesante, offrendo un risultato finale della partita equo con le azioni da gol avute.

Ma va bene lo stesso, il Napoli è comunque secondo nel girone ad un passo dal passaggio di turno. Soddisfatto Mazzarri, se a fine partita ai microfoni di Sky ha detto di volersi godere questa partita perché adesso arriverà un’altra serie di partite ravvicinate con Atalanta e Juventus, con il serio rischio di poter lasciare altri punti per strada, in attesa che arrivi la sfida con il Villareal, in casa sua, dove anche un pareggio potrebbe significare l’uscita dalla Champions. Ma questi non sono ragionamenti da fare adesso. Ora è il momento di godersi la soddisfazione della prima vittoria in Champions, sperando che altre ancora ne possano arrivare.

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