Le pagelle di Napoli-Lazio

Un Napoli dai due volti non riesce ad andare oltre il pareggio contro la Lazio: partita molto brutta nel primo tempo, quando tra le statistiche si nota lo zero nella casella tiri in porta. Va meglio nella ripresa per merito dei padroni di casa che ingranano le marce alte e sfiorano in almeno cinque occasioni il gol. Merito (ma anche demerito) soprattutto di Lavezzi: il Pocho nel secondo tempo è imprendibile e sono sue quattro palle gol.

Peccato però che nell’occasione più ghiotta l’argentino opta per la soluzione acrobatica, la più difficile, mandando alle stelle un pallone che chiedeva solo di essere spinto in rete.

Lavezzi migliore in campo, mentre Hamsik e Cavani continuano a essere dei fantasmi, almeno in zona gol: lo slovacco latita per gran parte della partita, troppo preso dai compiti difensivi per poter essere insidioso in avanti; discorso simile per l’uruguaiano, che si fa notare per grandi recuperi ma davanti a Marchetti è praticamente assente. Da segnalare la prova di Dossena che, dopo un primo tempo un po’ troppo timoroso, si sveglia e diventa una spina nel fianco della difesa biancoceleste; sul lato opposto Maggio è ben controllato da Lulic, ma trova comunque lo spazio per servire a Cavani la palla del vantaggio: peccato che il guardalinee veda un fuorigioco inesistente. Ottima in generale la prestazione della linea difensiva, anche se la Lazio non si è fatta vedere quasi mai in avanti.

Le pagelle di Napoli-Lazio

Napoli

De Sanctis sv – Mai impegnato: esce dal campo con i guanti immacolati.

Campagnaro 6,5 – Tiene a bada gli avanti biancocelesti e nel finale si proietta anche in attacco alla ricerca del vantaggio.

Cannavaro 6,5 – Cissè non tocca palla: in parte è colpa della tattica attendista della Lazio, in parti è anche merito del capitano che mette il guinzaglio al francese.

Aronica 6 – Senza macchia nè lode: una partita di ordinaria amministrazione, senza grosse difficoltà.

Maggio 6 – Reja lo teme e piazza Lulic e Radu dalle sue parti: l’esterno della nazionale ha vita dura, ma trova comunque lo spazio per qualcuna delle sue sgroppate.

Dzemaili 5 – Tanto impegno, poca precisione: ci mette l’anima, ma si nota anche troppa paura di sbagliare. Ritarda di una battuta ogni passaggio e spesso è confusionario. (dal 13′ st Gargano 6 – Non dà il cambio di marcia che ci si aspettava da lui: torna da un infortunio e la squadra ha mostrato di avere bisogno del Mota)

Inler 6 – Nel primo tempo continua la tendenza negativa delle ultime uscite: lento e impreciso non riesce a prendere in mano la squadra. Cresce tanto nella ripresa anche se da lui ci si aspetta molto di più.

Dossena 6 – Male nel primo tempo quando sembra troppo timoroso di affondare; nella ripresa scende con costanza sulla fascia e mette in difficoltà la retroguardia della Lazio. (dal 31′ st Pandev sv)

Hamsik 5,5 – Fa tanto (troppo?) lavoro sporco: questo è il motivo per cui non può rendersi pericoloso anche in fase offensiva; meglio nei venti minuti finali, quando Mazzarri lo piazza a sinistra e può dialogare con Lavezzi.

Lavezzi 7 – Un voto in meno per l’incredibile gol fallito: nonostante ciò è il migliore in campo. Scatta, dribbla, schizza via, tira in porta: è il vero leader della squadra, l’unico che può far saltare il banco con una giocata solitaria.

Cavani 5,5 – Come Hamsik: pressa, marca, ripiega, recupera palloni, ma dimentica qual è il suo compito. Deve far gol, ma è difficile se fa solo un tiro in porta come stasera.

Mazzarri 6 – Nel primo tempo il Napoli non c’è: si fa sorprendere dallo schieramento di Reja e ci mette un tempo per rimediare. Nell’intervallo ridisegna la squadra, che nei secondi 45 minuti esprime un bel gioco. Un interrogativo però resta: è giusto far sacrificare in questo modo Hamsik e Cavani per aiutare la fase difensiva, perdendoli in quella offensiva?

Impostazioni privacy