“L’emergenza rifiuti è ufficialmente finita”: le parole che i cittadini napoletani aspettano di sentire da oltre 15 anni, ora sono realtà. A pronunciarle è stato il vicesindaco e assessore all’Ambiente, Tommaso Sodano, durante il suo intervento alla quindicesima edizione di Ecomondo in corso di svolgimento a Rimini. Prima però di cacciare le bottiglie di champagne dal frigorifero conviene aspettare un po’, visto che lo stesso numero due di Palazzo San Giacomo mette in guardia sulle possibili difficoltà che ancora potrebbero esserci: “Ci sono nodi strutturali come quello degli impianti regionali di trattamento che, con la chiusura di Chiaiano e l’esaurimento a fine anno della discarica del Vesuvio, potrebbero creare le condizioni per una nuova forte criticità nei primi mesi del prossimo anno“.
Nonostante ciò, Sodano mostra un certo ottimismo, dovuto anche all’imminente partenza dei rifiuti per l’estero: “Per scongiurare il rischio di nuove emergenze nel medio periodo, stiamo attendendo le autorizzazioni per il trasporto via nave di rifiuti verso l’Olanda, dove andranno 4-5000 tonnellate a settimana per il prossimo anno e mezzo”.
Se l’emergenza rifiuti sembra essere ormai alle spalle, è grazie alla partecipazione dei cittadini, come afferma lo stesso vicesindaco: “I napoletani stanno dimostrando la loro voglia di riscatto: i cittadini aiutano gli addetti a ripulire le strade e a organizzare le isole ecologiche mobili per incentivare la raccolta differenziata. In città c’è un grande protagonismo che deve essere coltivato dando risposte e organizzazione”. Proprio quello che intende fare l’amministrazione comunale con l’aumento della diffusione della raccolta porta a porta, nonostante l’esistenza di qualche difficoltà: “Ci eravamo posti come primo traguardo i 32omila abitanti, ma per due volte la gara da 8 milioni di euro per la fornitura di mezzi e attrezzature per il porta a porta è andata deserta. Per questo abbiamo fissato come primo obiettivo i 230-240mila cittadini, sperando che venga mantenuto per il 2012 l’impegno assunto dal Ministero dell’Ambiente sui finanziamenti che consentirebbero di estendere la differenziata porta a porta a 500mila abitanti”.
Una strada, quella del porta a porta, che sembra trovare il consenso dei cittadini visto che “dove la raccolta è partita, anche in quartieri difficili come Scampia, sta riscuotendo una buona accoglienza” con punte superiori al 70% come nel caso di Bagnoli.