In campo con la croce celtica, aperta inchiesta sulla Sporting Vitulazio

Il club campano di 2/a categoria Sporting Vitulazio è divenuto il protagonista assoluto delle cronache delle ultime ore: certo non per i suoi risultati in campo, ma per aver fatto indossare ai propri giocatori una nuova divisa con su il simbolo di una croce celtica di fianco alla scritta Uomo Nuovo. Motto e simbolo che inneggiano, con forte evidenza, a ideologie di stampo nazi – fascista, incappando in quello che il divieto assoluto della legge italiana di realizzare qualunque tipo di propaganda atta a riorganizzare il disciolto partito fascista, pena il reato di apologia del fascismo. Come se non bastasse, durante la partita dello scorso 29 ottobre, sugli spalti sono apparsi anche numerosi striscioni con slogan di matrice fascista come “boia chi molla“.

Dopo le denunce della situazione riguardante la squadra, la Figc ha aperto un’inchiesta ed ora spetterà al procuratore Stefano Palazzi indagare sul caso: questi ha già fatto sapere che interrogherà sia Claudio Lotito che il collaboratore di Repubblica Alberto Abbate.

L’attenzione nei confronti della Sporting Vitulazio Uomo Nuovo “L. Basco” è partita dalla denuncia congiunta del commissario regionale campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e del consigliere provinciale Pd Livio Falcone, che si dicono molto soddisfatti circa l’apertura dell’inchiesta sulla team sportivo. «Questa vicenda – precisano Borrelli e Falcone – ha aspetti politico economici davvero preoccupanti e non vorremmo che a pagare fossero solo i ragazzi che in buona fede si impegnano in questo sport. Chiediamo che la Figc operi celermente adottando misure dure anche per evitare rapide emulazioni. Denunciamo anche che ci sono arrivate diverse telefonate minatorie di pseudo “camerati” che ci hanno intimato di non interessarci più della squadra e degli affari di Trisciuoglio. Noi invece andremo fino in fondo in questa “sporca” vicenda».

Trisciuoglio, il presidente dell’ex Stella Rossa divenuta oggi Sporting Vitulazio, annovera un lungo passato sia all’interno della destra radicale della politica partenopea, sia all’interno di organizzazioni di carattere extra – parlamentare sempre appartenenti alla destra.

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