Simoncelli, Napoli lo ricorda con una statuina

L’arte e l’usanza esclusivamente partenopea di realizzare statuine presepiali commemorative e celebrative non ha dimenticato Marco Simoncelli, il pilota di moto GP che lo scorso 23 ottobre è deceduto in seguito ad un incidente durante una gara a Sepang, in Malesia. Genni Di Virgilio, maestro pastoraio di San Gregorio Armeno, ha così realizzato una statuina in ricordo del giovane pilota di Coriano, raffigurandolo in una delle sue più classiche pose, assolutamente sorridente e con indosso la sua tuta da corsa bianca e rossa. Immancabile il sorriso sulle labbra, condito dalla ribelle cascata di riccioli biondi, con la mano che saluta i suoi fans e con sotto il braccio il casco, lo stesso che si è sganciato durante il tragico evento.

«É un tributo a questo grande campione, non solo sulle piste ma anche nella vita privata. Ci mancheranno il suo sorriso soprattutto, la sua voglia di vivere, e di vincere» ha commentato Di Virgilio, che ha anche realizzato un piccolo cartello di saluto con su scritto “Ciao Super Sic!”, utilizzando il soprannome che gli amici e i familiari del giovane pilota gli avevano affettuosamente assegnato.

La statuina dedicata a Simoncelli va ad affiancarsi a quelle delle star decedute negli ultimi tempi, come Amy Winehouse e Steve Jobs, per i quali l’ultimo saluto Made in San Gregorio è stato proprio quello di raffigurarli in un’immagine unica e senza tempo, così come eravamo soliti immaginarli: Jobs con il suo irrinunciabile Apple in mano, la Winehouse con la sua innata eccentricità e, infine, Simoncelli, vestito in tuta, a ricordo perenne della sua passione che lo ha condotto alla morte a soli 24 anni.

Intanto la salma del pilota, giunta in Italia martedì sera, si trova al momento ancora nella camera ardente di Coriano, in attesa che vengano celebrati i funerali nella chiesa di Santa Maria Assunta in programma per oggi pomeriggio.

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