Pompei, arrivano i fondi ma continuano polemiche su crolli: smentita denuncia Uil

Crolli continui a Pompei: non poteva bastare l’annuncio dei 105 milioni per il rilancio del sito archeologico in arrivo dall’Unione Europea per arginare i cedimenti che si stanno susseguendo nelle ultime settimane. Dopo il crollo dell’antico opus incertum di un muro in zona porta di Nola di venerdì scorso e quello di due mura di epoca moderna di martedì, questa volta i danni dovrebbero riguardare la Domus di Diomede, una delle più importanti del parco archeologico. La denuncia arriva dalla Uil secondo cui il crollo e le pietre sono venute fuori per effetto della scerbatura; la segnalazione è arrivata da parte degli operai della ditta che sta eseguendo i lavori. La stessa Uil mette in guardia dalla necessità di un urgente e approfondito lavoro di monitoraggio altrimenti lo “stillicidio di crolli” continuerà.

La Domus di Diomede è uno dei resti più importanti di Pompei, situata nella via dei Sepolcri dove martedì sono crollate altre due mura: la Domus aveva diversi dipinti che ora sono esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Al momento però le verifiche dei carabinieri non hanno portati a riscontri: un sopralluogo congiunto di forze dell’ordine e tecnici della Soprintendenza non ha evidenziato alcun crollo recente.

La notizia arriva il giorno dopo l’annuncio dei 105 milioni di finanziamento stanziati dall’Unione Europea per fare uscire dall’emergenza il sito archeologico; il commissario alla Politica Regionale Johannes Hahn ha dato il via libera allo stanziamento dei fondi e ha anticipato che il piano avrà una durata iniziale di quattro anni, anche se già da ora si prevede che sarà necessario un arco di tempo più ampio e ulteriori finanziamenti per completare il progetto di riqualificazione di Pompei. Lo stesso Hahn ha anticipato che l’Ue effettuerà un “monitoraggio permanente” sull’avanzamento dei lavori e già tra qualche mese ci sarà una sua nuova visita per “verificare che tutto sia stato implementato come avevamo in mente”.

Gli oltre cento milioni di euro arrivati dall’Europa per Pompei saranno spesi nella massima trasparenza, come affermato dal sottosegretario ai Beni Culturali, Riccardo Villari, che annuncia la pubblicazione ogni quindici giorni di “un report sulle cose fatte” perché la “speranza è rilanciare questo sito e nessuno vuole occultare nulla”.

Impostazioni privacy