Barano d’Ischia, guai per il comandante dei Vigili che sequestrò la “Iena”

Il comandante della Polizia Municipale di Barano d’Ischia ha visto recapitarsi stamattina un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare per i fatti avvenuti circa un anno fa proprio negli uffici del Comando da lui presieduto nel comune ischitano. Sono stati ravvisati dunque gli estremi di un reato nel comportamento, a questo punto ritenuto illegittimo, di Ottavio Di Meglio, il quale trattenne in stato di “fermo di polizia giudiziaria” il giornalista Matteo Viviani, uno dei conduttori delle Iene, trasmissione di Italia 1, ed un’operatrice video che lo seguiva con la telecamera.

La troupe televisiva si era recata sul posto per ascoltare proprio il comandante riguardo ad un’accusa di mobbing rivoltagli da due due tenenti dei vigili urbani che lo avevano denunciato per le condizioni umilianti in cui erano costretti a prestare servizio.

Ma l’intervista era finita con un “sequestro di persona” durato un paio d’ore, secondo quanto denunciato dalla Iena-Viviani, con il comandante che avrebbe impedito ai giornalisti di lasciare gli uffici della polizia municipale in attesa che si eseguissero accertamenti su conduttore e operatrice video, dopo aver fotocopiato i loro documenti d’identità. Il tutto condito da toni polizieschi-autoritari (“Non ci ha autorizzati a rivolgergli la parola”, aveva precisato Viviani), nonché violenti anche nei riguardi dell’operatrice, dalla quale Di Meglio pretendeva la consegna della telecamera e della videocassetta, forzandola con strattoni, episodio integralmente videoregistrato.

La Procura dell Repubblica di Napoli aveva subito aperto un’inchiesta per far luce sull’accaduto. Stamattina la notifica dell’arresto su ordinanza del pm Giovanni Corona: pericolo di reiterazione del reato la motivazione del provvedimento giudiziario. Altre persone coinvolte risultano Giovanni Sessa, ex tenente della Polizia municipale ora in pensione (avviso di persona sottoposta ad indagini) ed un altro vigile urbano, testimone dell’accaduto.

Tra le reazioni a caldo si registra quella del capogruppo della minoranza del consiglio comunale di Barano, l’avv. Maria Grazia Di Scala: “Chi è causa del proprio male, pianga se stesso”, avrebbe dichiarato in una lunga intervista rilasciata ad un giornale locale .

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