Clochard aggredito dai vigili, cani e papera sequestrati

Ieri pomeriggio, intorno alle 17.15 in Piazza Trieste e Trento, un componente della squadra dei vigili urbani di Napoli avrebbe aggredito un clochard rumeno da sempre accompagnato dai suoi celebri animali: due cani ed una papera. Il vigile in questione, secondo le poche testimonianze finora reperite, avrebbe intimato al rumeno Florin Iordache, 35 anni, di andare via dalla piazza. Il clochard avrebbe chiesto il perché di quella richiesta, considerato che il luogo era comunque pieno di venditori ambulanti che continuavano tranquillamente nei loro commerci. La tensione si alza, volano parole, ma non solo: il vigile colpisce con la sua paletta segnaletica l’occhio del cane che immediatamente comincia a sanguinare. “Gli ho chiesto perché se la prendevano col cane — racconta Florin — e gli ho appoggiato una mano sulla spalla”, ma il vigile, fortemente indispettito, avrebbe allontanato con un calcio il clochard dicendogli: “Non mi toccare la divisa”. In un attimo vengono allertati Asl Veterinaria del Frullone e altre forze dell’ordine. “Non ho mai visto tanti vigili in piazza Trieste e Trento”, racconta un passante al quotidiano Repubblica, Nando De Vito.

Erano 40, li ho contati, c’erano anche la polizia e i militari. L’hanno accerchiato”, dice un altro testimone che ha fotografato la scena dall’alto. Nel frattempo Florin ha un gomito spaccato e la schiena tutta graffiata in seguito alla caduta rovinosa avuta dopo il calcio del vigile. Pur non essendo ancora stata ricostruita perfettamente la vicenda, il vigile pare abbia avuto un morso da parte del cane maremmano. Una cosa alquanto strana per un animale che tutti conscono come tranquillo e pacato: evidentemente l’animale vedendosi aggredito e picchiato non stupisce che si sia difeso. Intanto dopo un’ora e mezza arriva il furgoncino dell’accalappiacani del Frullone che sequestra i due cani e la papera, portandoli nella struttura per ulteriori accertamenti.

Florin Iordache, invece, viene condotto dai vigili Melchiorre e Tamà alla sezione di Chiaia. “Mi hanno fatto spogliare – racconta il girovago – e mi hanno perquisito per tre ore, dalle 18.10 alle 21 .15″. In seguito l’uomo viene trasferito negli uffici competenti della questura contestandogli il reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni colpose. Intorno alle 23.30 il clochard viene rilasciato e, avendo ancora il braccio dolorante a causa della frattura, se ne va a piedi e da solo all’ospedale Loreto Mare dove gli immobilizzano il braccio. Nel frattempo gli animali sostano per ulteriori accertamenti al Frullone, ma la dottoressa Di Maggio assicura che il cane è a loro già noto e che è buonissimo, rassicurazione confermata anche dall’Ente Nazionale per la Protezione Animali. Non sarebbe però dello stesso avviso un’altra dottoressa, la Maglione, che spiega che il cane in passato avrebbe già morso un bambino. Quando però l’uomo cerca di riprendersi i propri animali, gli viene spiegato che dovranno restare almeno 10 giorni in osservazione per accertare casi di rabbia nei due cani, anche perché “non si sa quali dei due abbia morso il vigile”: una questione paradossale perchè non si dimentica mai quale sia il cane ti sferra un morso… Inoltre anche la papera resta in osservazione, pur essendo noto che questo tipo di animali sono immuni dalla rabbia. Il popolo del noto social network Facebook si è subito infervorato ed attivato alla notizia, mandando lettere, fax, email e tempestando di telefonate gli uffici istituzionali competenti: giustizia deve essere fatta, fuori i nomi dei colpevoli. Nessun atto giustifica violenza gratuita, soprattutto se a compierla sono persone che, stando alla normalità, dovrebbero assicurare un vivere civile e più sicuro.

Intanto Pino de Stasio, consigliere della II municipalità partenopea, scrive su Facebook un nota di protesta all’interno del gruppo creato per denunciare l’accaduto e raccogliere notizie: “Bisogna accertare con estrema rapidità la verità dei fatti accaduti a piazza Plebiscito, – spiega de Stasio – essere forti con i deboli non porta a nulla se non allo scontro ed alla violenza,un braccio fratturato al cittadino rumeno e tutto quello che è seguito fa pensare ad un trattamento che non rispetti gli elementari diritti umani. Questa amministrazione, e faccio appello al Sindaco de Magistris ed all’Assessore Narducci, deve fare molta attenzione a non trasformare casi come questo in ritorni di stampo razzista da parte della cittadinanza più retriva: sono certo che si chiarirà la vicenda e accertate le responsabilità. Non comprendo ancora – continua il consigliere – l’atteggiamento della struttura del Frullone che ha negato la riconsegna dei cani e della papera che di fatto erano parte integrante di questa famiglia itinerante e che sicuramente soffriranno grandemente per la mancanza delle cure affettive necessarie.” Poi una promessa: “Chiederò al capogruppo della federazione della sinistra, Sandro Fucito, una interrogazione comunale sulla vicenda di piazza del Plebiscito.”

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy