Capri, stop alla vita notturna: sigilli a 4 locali

Capri, l’isola dei vip, quella delle serate della movida mondana chiude al by night: la Procura di Napoli ha, infatti, messo i sigilli a quattro locali  nell’ambito dell’inchiesta sugli esercizi pubblici presenti sull’isola. Un provvedimento che di fatto spoglia Capri di quasi tutti i suoi locali notturni: gli unici due che sono scampati alla mannaia della giustizia sono il “Panterei”, che si trova a Capri, e il “Red” ad Anacapri, entrambi risultati in regola con le certificazioni.

Nelle grinfie della magistratura sono invece finiti la taverna “Anema e Core”, il “Celeste” in via Camerelle,  il “Bye Bye Baby” in via Roma e il “Guarracino” in via Castello. L’inchiesta è la stessa che ha portato nel mese di maggio al sequestro del locale “Anema e Core” di proprietà di Guido Lembo: la taverna, abituata ad allietare le serate dei Vip a ritmo di musica, aveva riaperto dopo circa 40 giorni, ma ora si è imbattuta nuovamente nei provvedimenti della magistratura napoletana. Il pm Giovanni Corona, infatti, ha ritenuto illegittime le licenze commerciali dei quattro locali, in quanto sono state rilasciate senza il via libera della commissione di vigilanza comunale, cui spetta la certificazione dell’agibilità e dell’idoneità degli esercizi di pubblico spettacolo.

L’operazione è stata affidata al commissariato di polizia di Capri, guidato dal vicequestore aggiunto Maria Edvige Strina; nell’inchiesta risultano iscritte nel registro degli indagati sei persone, per reati che vanno dall’abuso di ufficio al falso ideologico in concorso e tra di loro figurano anche dirigenti ed ex dirigenti dell’ufficio commercio del comune di Capri che hanno messo le loro firme sulle autorizzazioni commerciali. Tra gli indagati, oltre al proprietario di ‘Anema e Core” Guido Lembo, c’è l’ex comandante della polizia municipale Nicola Palma, ora in pensione, l’attuale comandante Marica Avellino e il presidente di “Capri Servizi” ed ex funzionario comunale, Costanza Cerrotta. Tra i nomi finiti nel registro degli indagati anche quello di due tecnici di parte.

Per un po’ di tempo quindi si spengono le luci e la musica sull’isola dei vip: calciatori, attori e veline dovranno ripiegare su qualche altra località per dare sfogo alla propria voglia di divertirsi e di far baldoria.

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