Stipendi Napoliservizi, la furia di De Magistris: il cda sarà azzerato

Non solo gli stipendi aumentati in piena emergenza rifiuti: il caso Napoliservizi potrebbe allargarsi, andando a coinvolgere anche un extra budget di 3 milioni e mezzo di euro stanziato per la vigilanza armata e di cui non ci sarebbe traccia nelle sedute del consiglio comunale. Non si placano quindi le polemiche su una vicenda che ha fatto andare su tutte le furie De Magistris che ha annunciato l’azzeramento dei vertici della società, che è destinata ad essere inglobato in Asia, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in città.

IL CASO STIPENDI – Tutto è scoppiato dopo un articolo firmato da Luigi Roano su Il Mattino in cui si dà notizia di una vicenda che in tempi di crisi e di tagli alle spese ha del paradosso: 13 dirigenti della Napoliservizi, società totalmente controllata dal Comune partenopeo che si occupa del mantenimento del decoro urbano, si sono aumentati gli stipendi di circa cinquemila euro lordi al mese, per un totale di 1,7 milioni di euro.

Un fatto che già di per sé trova poca giustificazione, ma che è aggravato dalla data in cui è messo in atto: gennaio 2011, periodo in cui la vecchia amministrazione comunale era vicina alla scadenza del mandato e la città era alle prese con l’ennesimo picco dell’emergenza rifiuti: una coincidenza che ha fatto aumentare il peso dello scandalo. L’aumento, “premio per il lavoro svolto”, non è stato smentito dal direttore generale della Napoli Servizi, Ferdinando Balzamo, che ha provato a difendersi parlando di società che non si è mai occupata di emergenza rifiuti.

EXTRA BUDGET – La giustificazione di Balzamo però non è servita a spegnere le polemiche, anche perché c’è un nuovo mistero che si è abbattuto sull’azienda: un extra budget di 3,5 milioni di euro, stanziato per il servizio di vigilanza armata presso alcuni siti non meglio precisati e mai approvato dal Consiglio Comunale. I due episodi bastano per far andare su tutte le furie il sindaco De Magistris che promette pulizia totale con l’azzeramento del consiglio di amministrazione della Napoli Servizi e il suo assorbimento da parte dell’Asia: operazioni che però, come afferma lo stesso primo cittadino, richiedono tempo per non essere vanificate dalla valanga di ricorsi che sicuramente si porteranno dietro.

 

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