Il 22 settembre è una data segnata con il bollino rosso sul calendario dei cittadini napoletani: scatta il piano che renderà il centro cittadino Zona a Traffico Limitato. Via Pessina, piazza Dante, via Duomo diventeranno corsie preferenziali per l’intero arco della giornata e saranno accessibili soltanto a mezzi pubblici, taxi, mezzi di soccorso e autoveicoli che trasportano diversamente abili; verso fine ottobre invece la zona sarà completamente chiusa al traffico dalle ore 7 alle ore 18 di tutti i giorni e sarà consentito l’accesso solo alle auto dei residenti, agli autoveicoli che trasportano diversamente abili e ai veicoli autorizzati.
Un provvedimento presentato dall’assessore alla Mobilità Anna Donati come una rivoluzione che comunque non mancherà di aggiungere caos al già difficile traffico cittadino. È la stessa Donati a dire che per “almeno due settimane” ci saranno dei problemi, anche se l’assessore è convinto che poi tutto si assesterà.
Non la pensano così i commercianti della zona che si sentono penalizzati e temono un’ulteriore perdita di clienti in un periodo già difficile per le finanze dei cittadini; le perpelssità dei negozianti del centro storico sono espresse dal presidente di Confcommercio Napoli, Pietro Russo, secondo cui il rischio è quello di una paralisi della città: “Tutti ci auguriamo – si legge in una nota del numero uno della confederazione dei commercianti partenopei – che a Napoli migliori la qualità della vita, si risolva il problema della viabilità e si arrivi alla progressiva scomparsa delle auto dal centro storico, ma tutto ciò necessita della creazione di strutture e infrastrutture adeguate. Il rischio attualmente è che la città resti paralizzata perché ancora è lontana l’apertura della metropolitana di piazza Municipio (chiave strategica per una città pulita) e mancano i parcheggi per chi arriva dalla provincia”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli che si sono dichiarati contrari alla Zona a Traffico Limitato nel centro città.
Mancano ancora pochi giorni al primo passo nella direzione di un centro storico senza auto ma già le polemiche infuriano e le cose sono destinate ad aumentare dal 22 settembre, quando per il via alla maxi Ztl si preannuncia una giornata di fuoco per il traffico cittadino: il timore è che la giusta pretesa di provare a “cambiare aria” alla città, come recita lo slogan del comune, possa diventare solo una grande utopia, visto la situazione in cui versa il trasporto pubblico napoletano.
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