“Un posto ideale”: a settembre l’esordio del cantautore Giovanni Block

Napoletano, cantautore, flautista e forse anche un pò ballerino: Giovanni Block mescola sonorità jazz, folk,  acustiche e ritmiche latine che fanno da sfondo a testi che vengono dagli insegnamenti e dalla sensibilità della vecchia scuola cantautoriale italiana. Si chiamerà “Un posto ideale”, l’album che segna l’esordio del giovane cantautore napoletano e la cui uscita è prevista a Settembre.

La sua è stata sempre una strada in salita, fatta di musica, parole e aromonia: nasce a Napoli, classe 1984, e si diploma al Conservatorio di San Pietro a Majella, unendo agli studi della musica classica la sua passione sfrenata per la canzone d’autore: è forte in lui l’influenza musicale di miti come De Andrè, Gaber e Tenco. Il 1997 è l’anno in cui comincia la sua esperienza come strumentista nel mondo della musica: lavorerà infatti come flautista per orchestre e concerti solisti fino al 2003, anno in cui con alcuni giovani amici strumentisti riesce a trovare il giusto feeling per realizzare il progetto sognato: una band targata canzone d’autore e che prenderà il nome di “Giovanni Block e Masnada”, ed è con questo progetto che cominceranno ad arrivare i primi premi e i primi riconoscimenti. Nel 2007 infatti vince l’agognato Premio SIAE- Club Tenco come “Miglior Autore Emergente”, e segue nel 2009 il premio come Primo classificato al Festival Musicultura insieme al premio come “Miglior Testo” ricevuto dall’Università delle Marche. Da qui comincia anche il forte legame con il Club Tenco, di cui diventerà socio onorario.

Il 2011 si rivela essere un altro anno fondamentale, grazie al disco firmato dalla distribuzione Warner e  prodotto insieme al produttore Ettore Caretta. Composizioni e arrangiamenti sono avvenute in luogo tranquillo, lontano dal caos napoletano, immerso nella natura del paesaggio torinese e di preciso in un vecchio mulino. Tuttavia Napoli è sempre fonte d’ispirazione per il cantautore, come hanno sempre mostrato le immagini della realtà sociale della città presentata da alcuni suoi testi, pur non essendo lui un autore dialettale.

L’album si presenta essere quindi come il frutto di un lungo lavoro di gavetta e di ispirazione compiuto da Block e racchiude tutta la sua sensibilità artistica da musicista e da scrittore, avvalendosi nel suono anche di due collaborazioni importanti: il trombettista Fabrizio Bosso e del cantautore italiano Sergio Cammariere.

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