Ultime da Chiaiano: un getto di percolato annaffia la discarica

Si erano recati in discarica perché autorizzati ad un sopralluogo che avevano fortemente chiesto e finalmente ottenuto quando, poco prima che si riaprissero nuovamente i cancelli per uscire dalla ex Cava del Poligono di Tiro di Chiaiano, un getto di materiale liquido e maleodorante  – una colonna  di circa dieci metri di altezza – è eruttato improvviso dalla terra ed ha annaffiato tutta l’area circostante.

Ma non ne usciranno certamente fiori: era percolato. I cittadini della delegazione, composta anche dal consigliere comunale Pietro Rinaldi e dal sindaco di Mugnano Giovanni Porcelli, oltre che dai rappresentanti dei Comitati antidiscarica, si sono così trovati ad essere spettatori dell’esplosione di un dotto o di una vasca di percolato.

Il mirabile prodigio avvenuto sotto i loro occhi ha avuto luogo stamattina e, ad osservare le reazioni, sembra quasi che, nonostante lo sdegno, la cosa non li abbia meravigliati più di tanto, come se di un posto come quello non ci si possa stupire più per nulla.

Una discarica realizzata in una cava di tufo, materiale permeabile e completamente inadatto ad ospitare le tonnellate di rifiuti che invece ospita, perchè il percolato, si sa, è nocivo e aggressivo, s’insinua, s’infiltra, minaccia la falda acquifera sottostante e attenta alla salute dei cittadini che rischiano di vederselo sbucare sotto forma di veleno dal rubinetto di casa; una discarica nella quale si sospetta che l’argilla utilizzata per l’inertizzazione dei rifiuti sia di pessima qualità e sulla quale sta indagando la magistratura, ipotizzando il reato di violazione delle norme ambientali per la ditta fornitrice EdilCar; una discarica su cui la Dda ha aperto un’inchiesta per la gara d’appalto e l’assegnazione della gestione alla ditta vincitrice, l’Ibi, in odore di camorra.

Quindi, niente occhi sbarrati, nessun sussulto, solo una rabbia sorda ma mai rassegnata: “Chiediamo la sospensione dei conferimenti e accertamenti da parte della magistratura e l’intervento immediato delle istituzioni per bloccare il conferimento e accertare le modalità di gestione della discarica su cui ricordiamo sono già in atto indagini della Procura sulla scarsa qualità dell’argilla usata come impermeabilizzazione dell’invaso”, ribadiscono i comitati.

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