Ministero del Turismo, presto una sede distaccata anche a Napoli

La notizia fa un po’ discutere, come in generale tutte le ultime trovate operate in tema di turismo a Napoli da parte delle istituzioni. L’ultima è quella di aprire una sezione distaccata del dicastero del turismo proprio in città e che diventerà operativa già dai primi di settembre, proprio come lo sarà la gemella del nord, l‘ufficio del turismo di Monza che è stato appena inaugurato dai poco patriottici signori con la frusciacca verde. Ora la rossa prezzemolina della lega Nord, alias il Ministro del turismo italiano, assicura un cambiamento radicale della situazione turistica, proprio grazie alla costituzione di questo nuovo ufficio che, a quanto pare, sarà ospitato in uno dei palazzi appartenenti alla Regione Campania, “secondo un protocollo che stiamo predisponendo con il presidente Caldoro”.

«L’emergenza rifiuti di Napoli – argomenta il ministro Brambilla – penalizza quotidianamente e da troppo tempo la città, con inevitabili conseguenze negative sia per l’offerta turistica locale che per l’immagine dell’Italia a livello internazionale. Il turismo, rappresenta una grande opportunità per l’economia italiana e la nostra responsabilità è quella di favorire in ogni modo il suo sviluppo, anche garantendo un migliore raccordo su tutto il territorio con una presenza al Sud e al Nord oltre che a Roma».

Una situazione che suscita qualche dubbio fra gli addetti ai lavori, che si può rivelare un’opportunità potenziale da sfruttare, quanto una sorta di abbandono a se stessi che neanche “il primo spot sul turismo nel mezzogiorno” potrà arginare, soprattutto se poi in ballo entreranno interessi diversi o peggio, si tenderà a favorire una sezione piuttosto che un’altra…. E per i finanziamenti? Niente paura, a Napoli non manca solo questo! Ma la miss turismo fa sapere che «saranno reperiti nell’ambito delle dotazioni già assegnate all’amministrazione senza ulteriori aggravi».

E speriamo bene, anche perchè, proprio come dicevano i latinisti, “ll’acqua è ppoca e ‘a papera nun galleggia” e per di più l’acqua del mare, a Napoli, è un tantinello inquinata.

Impostazioni privacy