Napoli: tra rifiuti e polemiche

L’emergenza rifiuti a Napoli non migliora. Tra dispute politiche, decreti falliti e costretti ed essere rinviati in commissione, raccolte diffenzenziate che non riescono ad andare in porto per gli ovvi motivi di emergenza e indagini sulle ditte addette alla raccolta, la città partenopea è soffocata non solo dal calore ma soprattutto dai rifiuti.

L’emergenza sta imponendo il dovere di raccogliere tutti i rifiuti dalle strade, senza dare importanza alla differenziata, la cui percentuale è scesa del ben 16 per cento. In questo modo l’obiettivo che l’amministrazione si è posta di arrivare al 70 per cento di rifiuti differenziati per la fine dell’ anno si allontana di molto e rende quasi inutili le aspettative di coloro che credono in tale meccanismo. L’obiettivo era un mezzo per rendere più semplice lo smaltimento dei rifiuti.

Intanto, le indagini sull’ Asia ed Enerambiente continuano. Dalle indagini sono risultati ben ventimila euro al mese di tangente dalla cooperativa Davideco all’avvocato Giovanni Faggiano, amministratore delegato di Enerambiente. Dove finivano tutti questi soldi? E’ ciò che si chiede la guardia di finanza, la quale, comandata dal colonnello Nicola Altiero, sta setacciando un centinaio di conti correnti di privati e società che fanno capo a quindici tra dirigenti e funzionari Asia e uomini politici.

De Magistris, invece, si dimostra sempre attivo e pronto a qualsiasi azione per ovviare alla situazione; ha, così, inaugurato il Mercoledì del dialogo: una serie di incontri faccia faccia tra il primo cittadino e la gente comune, di ogni condizione sociale, quartiere o situazione economica.

Gli incontri, iniziati proprio Mercoledì 20 Luglio, si svolgeranno al terzo piano di palazzo San Giacomo con l’obiettivo di comprendere i problemi della città e le preoccupazioni dei cittadini. Confronti alla pari. Riservati, densi. Dai quali emergono le note piaghe nella loro crudezza: la disoccupazione, la città sporca, il bisogno di riqualificare spazi lasciati all’incuria, la necessità di ripulire la “tanto bella” Napoli.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy