Il decreto rifiuti, che è al vaglio della Camera, potrebbe ritornare in commissione; lo rende noto il capogruppo della Lega, Marco Raguzzoni. Il decreto sui rifiuti in Campania non subisce modifiche sostanziali. Dei 54 testi esaminati, solo 2 gli emendamenti; il primo è della Lega ed impone la costruzione degli impianti; il secondo è del Pd e si concentra sulla richiesta di una rendicontazione al Parlamento.
Le polimiche sul testo non cessano: la Lega potrebbe anche astenersi dal voto. La notizia è resa nota da Angelo Alessandri, presidente della commissione ambiente Montecitorio. “Il provvedimento – spiega Alessandri – alla fine recepisce le nostre richieste: le regioni non sono più obbligate a prendersi i rifiuti campani, possono dire no perché non decide più la conferenza delle Regioni bensì ogni singola regione». Inoltre, sottolinea che “non essendoci lo stato d’emergenza non vengono stanziati soldi”. In ogni caso, conclude, “questo provvedimento non risolve il problema che entro sei mesi si riproporrà se in Campania non si mettono seriamente a lavorare”.
Il sindaco De Magistris ha, invece, sottolineato che la posizione della Lega nei confronti nel decreto è antimeridionale. Le parole del sindaco sono state pesanti e hanno mosso numerose accuse nei confronti del partito politico. “La Lega si atteggia a partito di lotta, ma in realtà ha da tempo le mani in pasta nel Governo”. “La Lega – ha concluso il sindaco – è stata anche responsabile degli anni di commissariamento e di emergenza ambientale che hanno prodotto la tragedia che ho ereditato, frutto anche di una politica scellerata con la Lega“.
Intanto le azioni per arrivare ad una soluzione non si fermano. Martedì mattina De Magistris ha fatto visita al carcere di Poggioreale rendendo nota la volontà di attivare la raccolta differenziata e di un eventuale impiego dei detenuti in lavori di carattere sociale. Anche le proteste non si fermano così come i roghi che sovrastano la città.
