Sodano: Napoli autonoma entro due anni

Ieri mattina in una conferenza stampa molto attesa il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, ha illustrato alla stampa il suo piano per risolvere definitivamente il problema dei rifiuti a Napoli. Sodano non è nuovo della materia, conosce bene i difficili meccanismi della gestione campana, li ha denunciati pubblicamente ed è a lui che dobbiamo il processo contro Impregilo ed i suoi amici, Bassolino compreso. Quindi stamattina quando ha presentato il piano, o meglio la strategia di intervento, era ben consapevole del peso dell’importanza di assumersi un impegno tanto gravoso quale quello dei rifiuti a Napoli.

Un piano che mette la città di Napoli al centro della gestione dei propri rifiuti, come fanno del resto da anni le più grandi città del mondo, con impianti appositi, creati ad hoc all’interno del territorio del comune e che vede come terminale finale il trasferimento dei rifiuti via mare, verso un paese europeo, con il quale il comune sta concludendo un accordo d’intesa e che Sodano ha preferito tenere segreto “per evitare eventuali ingerenze  e boicottaggi”.  Ha continuato Sodano dicendo che “nulla uscirà da Napoli” e per far ciò verranno impiegate tutte le autorità, dall’Asia, alla Capitaneria di porto, dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica fino alla Polizia Municipale.

La prima parte dell’operazione prevederà il trasferimento all’estero di cinquemila tonnellate di spazzatura alla settimana per un anno, poi ci sarà una riduzione a soli due viaggi al mese. Sul fronte cittadino invece, il comune ha intenzione di allargare la raccolta differenziata ad altri quartieri che tutt’ora sono fermi, come Barra, Agnano, Posillipo e Quartieri Spagnoli, tutto supportato dalle nuove isole ecologiche mobili e da un possibile coinvolgimento dei detenuti di Poggioreale e Secondigliano. Verrà creato un nuovo sito di trasferenza a via Brin, in un capannone che prima era occupato da immigrati. La grande novità del piano rifiuti, però, sta in due magiche parole “rifiuti zero”. La filosofia portata in giro per il mondo da Paul Connet, che di recente è stato anche a Portici per una serie di lezioni sulla “Zero Waste Philosophy”, alla quale hanno aderito già molti comuni d’Italia, su tutti il comune di Capannori in provincia di Lucca.

Sarà lungo dieci anni […]. Il percorso passerà per una graduale crescita della percentuale di raccolta differenziata. Per l’attuazione di questo programma stiamo provvedendo a sbloccare i fondi Por e i fondi Fas“. I presupposti ideologici per la risoluzione del problema ci sono, adesso tocca a noi cittadini fare la parte più importante del piano, raccolta differenziata e rispetto delle regole, solo così Napoli potrà finalmente togliersi da dosso la puzza di spazzatura che ormai è diventata insopportabile.

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