Napoli ondata di scippi, turisti impauriti

Ci mancava anche questa. Non bastava l’eterno problema dell’emergenza rifiuti a rovinare il nome della capitale del sud in tutto il mondo, adesso a Napoli i turisti sono tornati ad essere bersaglio della microcriminalità, che tanto sta ritornando di moda tra i giovani dei quartieri più popolari. E sì, perché per qualche tempo sembrava essersi invertita la tendenza e di scippi se ne vedevano pochi o, comunque, non erano più un problema gravoso da risolvere. Da un lato i severi controlli che da un paio di anni si fanno per far sì che in città circolino solo centauri con le carte in regola, dall’altro un incremento del controllo territoriale in determinati periodi caldi avevano dato la sensazione di un ritorno a livelli “tollerabili” di micro delinquenza. Adesso invece, vuoi anche per le condizioni economiche sempre più precarie di chi già vive cercando di tirare a campare fino alla fine del mese, il problema degli scippi a Napoli si è riproposto in maniera seria e rischia di compromettere del tutto la già difficile situazione in cui versa il turismo nel capoluogo napoletano, considerando anche che molti tour operator stanno creando pacchetti turistici che non hanno Napoli come meta del turismo campano, bensì Salerno e la costiera amalfitana.

Negli ultimi giorni tre colpi, in tre zone che in teoria sembrerebbero sicure: due scippi sul Corso Vittorio Emanuele e uno, clamoroso, ad una famiglia olandese a pochi passi dal Museo Archeologico Nazionale, nei pressi di Piazza Cavour. Sempre turisti. La prima, al Corso Vittorio Emanuele, non lontano dalla funicolare dell’Augusteo, è stata una turista polacca, che camminava con un amico, alla quale due ragazzi su un motorino hanno strappato di mano l’Iphone, proprio davanti ad un gruppo di persone, alcune francesi, che l’hanno soccorsa ed atteso con lei l’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo qualche giorno è toccato ad una turista francese. Stavolta però i due rapinatori sono stati braccati dagli agenti della sezione “Nibbio” della questura di Napoli. Entrambi minorenni, 14 e 17 anni, il più piccolo dei due è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, con una lama da quindici centimetri. Impressionante, data la giovane età del malvivente.

L’episodio che più colpisce, però, è quello della famiglia di Olandesi, aggrediti in pieno giorno appena usciti dalla metro di piazza Cavour. Una cosa assurda da credere ma che invece a Napoli può accadere. La zona è quella nei pressi del Museo Archeologico Nazionale, uno dei musei più famosi al mondo e che ogni anno vanta un discreto numero di visitatori e che teoricamente dovrebbe essere super sorvegliato. Ed invece ti capita di essere scippato in piena mattinata, davanti agli occhi indifferenti (per non dire abituati) dei passanti. Questo è quello che è capitato ad una famiglia olandese che si stava recando in visita al museo. A pagare dazio è stata la donna, aggredita alle spalle ed alla quale è stata sottratta una catenina d’oro. Tutto qui, per una catenina d’oro c’è gente che rischierebbe la galera, disposta ad infangare il nome di Napoli nel mondo. Assurdo come possa accadere proprio nei pressi del museo, dove in teoria ci dovrebbe essere una sorveglianza raddoppiata rispetto ad altre zone, dato che è un luogo di alta frequentazione turistica, ed invece accade che addirittura la gente del posto già riconosce gli scippatori, che si appostano fuori la metro o nei giardinetti, scegliendo accuratamente le vittime. “Non torneremo mai più a Napoli” ha affermato la turista olandese vittima dello scippo.

Vedremo adesso la reazione del sindaco e delle autorità, che sicuramente non tarderà ad arrivare se, come ha affermato il comandante dei Vigili di Napoli, Luigi Sementa, si potrebbe pensare addirittura di scortare i turisti che vengono in visita a Napoli. Una soluzione un po’ estrema, ma a Napoli si sa, se non si ricorre a misure drastiche, non c’è la possibilità di sperare in un cambio di rotta verso la legalità.

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