Napoli, incendio nei quartieri: l’inciviltà costringe i pompieri a piedi

NAPOLI – Quartieri Spagnoli, ore 9.00 del mattino, la storia si ripete. Sembra la scena del famoso film “Scugnizzi” di Nanni Loy: le auto,  parcheggiate in sosta selvaggia nella già molto stretta stradina di vico Giardinetto 39 (nei pressi di via Toledo), hanno impedito l’intervento del mezzo dei pompieri per domare l’incendio divampato in una palazzina di tre piani. Questa volta fortunatamente la tragedia è stata solo sfiorata e non si sono registrate conseguenze gravi (come purtroppo è già accaduto in passato). Il bilancio dell’avvenimento per fortuna è soltanto di tre famiglie sgomberate dalle loro case. L’operazione dei vigili del fuoco è stata coadiuvata da quella della polizia municipale che ha bloccato il traffico veicolare nella zona e che ha registrato alcune infrazioni da parte dei residenti della zona: questi ultimi lamentano la mancanza di spazi per il parcheggio delle auto sostenendo che, in ogni caso, le auto in sosta non arrecano fastidio in quanto sono parcheggiate a ridosso dei muri.

L’operazione dei vigili ha portato alla luce delle realtà già note riguardo le “abitudini” degli abitanti della zona, che si arrangiano per crearsi posti auto personali con l’ausilio di paletti abusivi bloccati da catenacci, ma anche per evitare che le vetture in sosta creino problemi per le abitazioni bloccando porte o finestre dei numerosi bassi che caratterizzano i vicoli dei Quartieri Spagnoli. A tal proposito, la soluzione maggiormente adottata è quella di posizionare una sedia o uno stendino, o addirittura di fissare sbarre di ferro al muro in modo da impedire alle vetture in sosta di bloccare l’apertura di porte e finestre. Tra l’altro la sosta selvaggia rende difficile anche il passaggio dei pedoni, che sono costretti a fermarsi e lasciar passare le auto più ingombranti o i numerosi furgoni e camioncini che transitano nei vicoli.

Ad ogni modo al momento del tragico evento, le auto in sosta che impedivano il passaggio dei vigili del fuoco stranamente non erano di proprietà di nessuno dei presenti, i quali hanno dichiarato di non averle nemmeno riconosciute come appartenenti ad alcuno dei residenti della zona.

Impostazioni privacy