Nell’anticipo domenicale delle trentunesima giornata del campionato di seria A, il Napoli conferma di essere in piena corsa scudetto. Dopo la vittoria del Milan di sabato sera, vincere in casa con la Lazio significava superare l’Inter, che adesso è a meno due dal secondo posto in classifica. Il Napoli c’è, Cavani c’è, confermandosi super bomber azzurro. Eppure la partita sembrava aver assunto una piega totalmente diversa dopo la doppietta laziale che aveva stordito gli azzurri, Mazzarri ed il San Paolo intero. Il Napoli, a dir la verità, non stava giocando neanche male, forse un po’ sotto tono, o forse troppo teso vista l’importanza della posta in palio. Lo sapeva bene Mazzarri che qualche settimana fa aveva individuato, nelle partite con Lazio e Udinese, due passaggi fondamentali per capire i traguardi reali che questa squadra può raggiungere e che adesso sembra sorprendere anche lui. Ebbene si, il Napoli non finisce mai di sorprendere, anche quando le cose sembrano precipitare vertiginosamente, ecco che arriva il guizzo d’orgoglio che ti cambia una partita intera. Napoli è grinta, carattere, gioco e mentalità vincente, quella stessa mentalità che è nella testa di Mazzarri e che con un gran bel lavoro è riuscito finalmente a trasmettere ai suoi ragazzi. Basta un intervallo tra il primo ed il secondo tempo e ti ritrovi in campo un Napoli totalmente diverso, anche un po’ fortunato, visto il gol non dato alla Lazio che ha fatto infuirare sia Lotito che Reja, che riesce ad agguantare il pareggio dopo i due gol laziali, che non si scoraggia quando Aronica decide di segnare nella porta sbagliata e che alla fine, con determinazione riesce a portare una vittoria che vale oro. Prima Dossena e poi un Matador in stato di grazia riportano il Napoli al secondo posto in classifica, coronando un secondo tempo da incorniciare. Qualche distrazione difensiva in meno avrebbe potuto far vivere a tutti noi una domenica forse più rilassante, ma l’importanza di avere un reparto avanzato da primi della classe non ha eguali e ti fa credere ed immaginare che ogni rimonta è possibile, nonostante la prova non brillantissima di un Pocho Lavezzi, che è sembrato aver accusato questa pausa di campionato più degli altri suoi compagni.
Sul due a zero, in un solo minuto, il Napoli è riuscito a portarsi sul due e due, con un rigore che ci poteva stare tranquillamente; poi, dopo l’autogol di Aronica, è venuta fuori tutta la rabbia azzurra, concretizzata dall’uomo della provvidenza, mandato qui da noi per farci sognare. Con la tripletta di ieri Cavani sale a quota venticinque nella classifica marcatori che, da quanto si è capito, non ha nessuna intenzione di perdere, confermandosi il miglior cannoniere in una sola stagione nella storia del Napoli. Una partita che il Napoli ha voluto (e che doveva) vincere anche per sfatare la sorte avversa nei confronti delle partite giocate contro le squadre che occupano i primi posti della classifica del campionato. Lo ha ammesso anche Mazzarri nel dopo partita: “Voglio fare i complimenti a questi ragazzi che sono andati oltre la sorte. Siamo riusciti a vincerla nonostante sembrasse una partita stregata. Ci siamo sbloccati dopo il gol di Dossena e non era facile perchè i valori della Lazio sono veramente alti. Abbiamo vinto la prima delle 8 finali, ora ce ne sono altre 7 a partire da domenica contro il Bologna”.
Una volta si diceva che la fortuna aiuta gli audaci e, nel caso del Napoli, mai proverbio è stato più giusto, perché la fortuna al Napoli in questa domenica non è mancata e neanche l’audacia di tentare fino all’ultimo di vincere la partita. Soddisfatto il Presidente De Laurentiis, soddisfatto il pubblico che, come ogni domenica, non manca mai ed è vicino ai suoi beniamini, in un modo che ricorda tanto un tempo in cui un uomo riccioluto che indossava una maglia numero dieci correva ed incantava sul manto erboso del San Paolo. Nessun paragone con un Napoli passato, ma affinità di entusiasmi. Si respira un’aria nuova a Napoli, complice anche la primavera chissà, di certo una cosa è sicura: a Napoli si sente odore di scudetto!
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