Il Napoli è sul treno scudetto

Era fondamentale, questa vittoria doveva essere il doveroso epilogo ad un week end di calcio quanto mai favorevole ed inaspettato. Non senza qualche sofferenza, il Napoli sale nuovamente sul treno scudetto, battendo il Cagliari e mettendosi a meno tre punti dalla vetta. Ieri sera i cinquantamila del San Paolo hanno potuto vedere dal vivo la voglia di combattere di questi ragazzi che, nonostante non abbiano i guadagni dei colleghi abituati alle scalate sulle vette delle classifiche, lottano in campo perché motivati, caricati e preparati mentalmente nel modo giusto per costruire un sogno, senza troppi vincoli mentali del “dover farlo a tutti i costi”. Proprio questo, il Napoli di Mazzarri è come un bimbo al luna park, che deve salire su tutte le giostre e divertirsi, in modo spensierato. In realtà questo discorso era valido fino a ieri sera, prima di riproporsi agli occhi di tutta Italia come il terzo incomodo in una sfida scudetto che sembrava esser ritornata a due; perché da adesso in poi non si gioca più. Da adesso le cose diventano serie per davvero, da adesso in poi non si scherza più perché ogni partita sarà fondamentale, poiché alle spalle Udinese e Lazio hanno ripreso a correre, con l’idea di cercare di arrivare quanto più su è possibile. Non si può sbagliare più e Mazzarri lo sa bene, altrimenti si rischierebbe di buttare all’aria un lavoro quasi perfetto.
La partita col Cagliari di ieri sera sembra essere l’esatta rappresentazione del discorso fin qui fatto: ad un primo tempo blando, con poco gioco da parte del Napoli, in cui addirittura il Cagliari poteva passare in vantaggio, prima che De Sanctis entrasse nella storia del Napoli con il nuovo record di imbattibilità casalinga, ha fatto seguito un secondo tempo da Napoli.

Un secondo tempo in cui la testa dei giocatori era più sciolta, più libera di poter pensare ad attaccare, visualizzando in lontananza  il treno scudetto fermo al binario che attendava loro per partire. Il Napoli del secondo tempo era molto meno imbarazzato del primo, la solita strigliata di Mazzarri nell’intervallo, ha sortito i suoi effetti, ed allora ecco che il Pocho, Hamsik e Cavani, hanno dato vita ad azioni alle volte arrembanti, avendo il supporto anche del resto della squadra. Allora ben venga il rigore messo a segno dal Matador o la perla del goal del definitivo due a uno, nato da un guizzo di scienza di Hamsik che ha servito i profondità Cavani sul filo del fuori gioco, che ha concluso in rete nella maniera più spettacolare possibile, pallonetto, palla in rete e tutti a casa. Ovviamente non c’è stato solo questo nel secondo tempo targato Napoli; il secondo tempo è stato molto di più, partendo dalla buonissima prova del centrocampo, dove anche l’accoppiata Pazienza -Yebda sembra funzionare bene ed offrire un certo grado di solidità difensiva, che spesso si trasforma in concrete proposizioni in avanti, fin dentro l’area avversaria. Buone anche le prove di Dossena e Zuniga che hanno pensato anche molto a curare l’aspetto difensivo, dando un grandissimo aiuto ai compagni del reparto arretrato in cui spicca ancora una buona prova di Ruiz che, limando ancora qualche piccola incertezza, può essere annoverato tra i titolari necessari per il definitivo salto di qualità. Per quanto riguarda l’attacco invece non ci sono dubbi, ma non ce ne sono mai stati; il ritorno al goal di Cavani, al di la del rigore, è il segnale che l’affiatamento tra i tre cresce sempre di più. Cavani, Hamsik e Lavezzi, si cercano, giocano di prima, costruiscono, coinvolgono il resto dei compagni e soprattutto concretizzano.Il secondo tempo di ieri sera è il sunto di concetti, schemi ma soprattutto mentalità, che Mazzarri è riuscito a trasferire dalla sua mente a quella dei giocatori. Un lavoro non facile, ma se fatto nel modo giusto porta a questo tipo di risultati.

Ieri sera nel dopo partita le parole di Mzzarri sono state chiare,  il mister azzurro è riuscito a sbottonarsi un po’ di più, quando parlando delle sfide con Lazio ed Udinese, ha ammesso che queste due partite sono il banco di prova definitivo, per mettere un piede in Champions League. Un sogno che potrebbe diventare realtà molto presto, già fra due domeniche quando il Napoli ospiterà la Lazio di Reja in casa, nell’anticipo domenicale del campionato. Anche il presidentissimo De Laurentiis ai microfoni della Domenica Sportiva ha realizzato un’analisi perfetta della realtà di Napoli, in cui esiste un tetto ingaggi, con il quale tutti sono d’accordo, che permette di avere i bilanci in regola e che permette soprattutto di crescere nella maniera giusta. Napoli è al momento un esempio da seguire, per alcuni, da inseguire per altri!

Allora avanti Napoli, il treno dello scudetto è appena passato da Piazza Garibaldi e tu sei seduto nella carrozza di prima classe.

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