Scampia: in 300 per dire no alla discarica

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Una manifestazione pacifica tenutasi a Scampia per dire no alle discariche ha coinvolto 300 persone.

Nonostante il freddo, le strade del quartiere della periferia nord hanno visto sfilare quanti sono delusi non solo dalle promesse non mantenute, ma soprattutto per la minaccia di un’ulteriore tassello negativo che potrebbe aggiungersi alla già complicata realtà di Scampia: il sito di trasferenza da 500 tonnellate.

Partiti da piazza Libertà, i 300 manifestanti hanno distribuito volantini su cui spiegavano le ragioni del dissenso.

Ai cittadini di Scampia è andata la solidarietà del comitato di Chiaiano e Marano, concordi nel fissare il lancio della raccolta differenziata porta a porta, già promessa dall’Asìa e in vigore, probabilmente, da marzo.

Ci avevano promesso l’università e ora vi rifilano una discarica. Dobbiamo restare uniti per la difesa del territorio e della salute dei cittadini, e per un ciclo virtuoso dei rifiuti”, si legge sui volantini diffusi.

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Al corteo hanno partecipato il Gridas, associazione culturale di Scampia, Insurgencia e altri gruppi di disoccupati del luogo.

Il consigliere comunale del Pdl, Raffaele Ambrosino, biasima l’operato del sindaco, affermando,  “Che si dimetta, non si doveva permette di indicare il territorio di Scampia per la realizzazione del sito di trasferenza”, che, continua il consigliere, corrisponderebbe ad un altro modo per indicare “una discarica temporanea di 500 tonnellate di rifiuti”.

Ambrosino è dalla parte del popolo, quando afferma, “Finora questi cittadini sono stati letteralmente imbrogliati da questo sindaco e da tutti i partiti che l’hanno sostenuta”.

Sul sindaco, prosegue: “Il primo cittadino promise a chiare lettere nel programma elettorale del 2006 addirittura la costituzione di una società di trasformazione urbana per l’area nord, al pari di quella attiva per Bagnoli, per realizzare la rinascita urbanistica e sociale di queste aree degradate. Oggi scopriamo che ci vuole depositare della monnezza. I tanti consiglieri del centrosinistra eletti con i voti della periferia nord, invece di non parlare e nascondersi vigliaccamente farebbero bene a far sentire la loro voce”.

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