E’ scomparso oggi lo stilista Eddy Monetti, nipote di Eduardo Monetti che aprì un negozio di cappelli (che vantava fra i suoi clienti Caruso) in via Toledo nel 1887, a cui, a partire dagli anni ’40, un anno dopo l’altro si aggiungono nuovi indumenti, soprattutto le cravatte, alla produzione fino a divenire una vera e propria sartoria. Il testimone passò ad Eduardo “Eddy” a soli vent’anni, nel pieno della seconda guerra mondiale, mentre lui era intento a realizzare la sua passione per il giornalismo che riprenderà in tarda età occupandosi di una rubrica settimanale di costume sul Corriere del Mezzogiorno.
Fu lui ad aprire diversi punti vendita in varie zone della città e successivamente anche a Roma, in via Condotti, e a Milano, prima in via Montenapoleone e poi in piazza San Babila; fino ad arrivare addirittura all’apertura di una boutique a Changdu, la terza città cinese per numero di abitanti (10 milioni), ma la prima per ricchezza pro capite.

E’ stato collaboratore di diversi quotidiani non avendo mai abbandonato il suo sogno di realizzarsi come giornalista: del Mattino, del Messaggero (come sopra citato) e del Corriere del Mezzogiorno, Monetti ed è stato anche autore di libri di moda e costume.
