Napoli sbarca a Bologna, all’Arte Fiera, con ben otto gallerie.
Cristina Fiorenza, Alessandro Giuliano, Gregorio Botta, Umberto Manzo, Raffaella Mariniello, Luigi Mainolfi, Rosy Rox, Francesco Sena e tanti altri.
Cos’è Arte Fiera?
L’intera città è coinvolta in un progetto artistico, fino al 27 febbraio c’è la mostra dal titolo, tratto dall’omonimo romanzo di Italo Calvino, «Se un giorno d’inverno un viaggiatore» a cura di Julia Draganovic.
Le installazioni, di ventidue artisti contemporanei italiani e stranieri, invadono e impacchettano la città e i suoi palazzi storici.
«Mi infrangerò nella tua sentenza», questo il titolo dell’opera, è una grande ruota di cristallo che, attraverso un’analisi sulla repressione, crea una congiunzione simbolica tra passato e presente: il passato, che si insinua nel contemporaneo attraverso continui rimandi, ci invita a riflettere sulla condizione del nostro presente.
Il «Totem» di Anna Galtarossa gira allegramente nella Sala Borsa. La scultrice tedesca Silke Rehberg presenta per la prima volta con «Vanishing point» una serie di tre cavalli di terracotta in dimensioni reali nel cortile del museo Medioevale. Marlon de Azambuja impacchetta il portale del cortile della Pinacoteca e tante ancora le opere che hanno come palcoscenico la città bolognese.