Roberto nasce a Napoli il 23 gennaio 1912 figlio d’arte del poeta Ernesto Murolo e di Lia Cavalli, coltiva fin da giovane la sua passione per la musica, il canto e la chitarra.
Rientra in Italia nel 46 ed inizia la sua carriera da solista, fa persino delle apparizioni cinematografiche in pellicole come “Catene” (1950) di Matarazzo con Amedeo Nazzari, e interventi in radio e poi nella appena nata televisione.
Pubblica numerosi successi tra i quali la celebre “Napoletana”, summa antologica di dodici dischi sulla canzone partenopea dal XIII secolo alla modernità, composta dal 1959 al 1963 insieme al maestro Edoardo Caliendo.
A metà degli anni 70 si esibisce per lo più come concertista e torna sulla scena discografica solo nel 1990 con l’album ‘Na voce, ‘na chitarra, in cui interpreta tra l’altro canzoni di e con autori a lui molto cari, come Spassionatamente di Paolo Conte, Lazzari felici di Pino Daniele, Senza fine di Gino Paoli e Caruso con Lucio Dalla al pianoforte.
Tra i successi del cd i brani Don Raffaè interpretato insieme a Fabrizio De Andrè e la commovente Cu’mmè scritta da Gragnaniello e cantata insieme a Mia Martini.
L’8 marzo del 2002 esce l’album “Ho sognato di cantare”, dodici canzoni inedite, raccolte nell’album, festeggiano la sua grande voglia di dar voce alla bella canzone napoletana, è la raccolta che sancisce la fine del suo impegno pubblico.
Murolo riceve il Premio alla Carriera nel festival di sanremo ed in occasione del suo novantesimo compleanno -RaiSat Album gli dedica uno speciale che parla della sua straordinaria carriera.
Murolo Si spegne nella sua abitazione di Napoli il 13/03/2003. Rimane celebre la sua frase: “Lasciate cantare sempre e soprattutto il cuore, perché è lui che ne ha bisogno, più ancora di noi, per vivere”.
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