Vaiolo delle scimmie, in Campania 14 casi certi: cosa evitare

Una nuova malattia minaccia l’Italia, si tratta del vaiolo delle scimmie. Ad oggi sono stati riscontarti 14 casi certi in Campania 

L’Italia sembra non avere più un attimo di tregua. Dopo due anni passati a lottare contro la pandemia di Covid, una nuova malattia sembra preoccupare scienziati e virologi: il vaiolo delle scimmie.

Vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie preoccupa gli scienziati e i ricercatori italiani (Fonte: Pexels)

Il virus che sta preoccupando tutta la popolazione è il vaiolo delle scimmie. Bisogna subito iniziare a prenderlo sul serio per riuscire a prevenire una nuova pandemia. Per adesso, sono stati accertati 14 casi in Campania, e sulla gravità della malattia è intervenuto il dottore Alessando Perrella, primario del reparto Malattie Infettive Emergenti dell’ospedale Cotugno di Napoli.

Il primario spiega che ognuno deve assumersi delle responsabilità e farsi subito controllare da personale specializzato nel caso in cui dovesse notare sul proprio corpo delle piccole vesciche. Sono circa due mesi, da maggio, che si sta studiando questa nuova malattia. I casi per adesso riscontrati in Campania non sono eccessivamente gravi, in quanto curabili con isolamento domiciliare. Infatti a Caivano, paese in provincia di Napoli, è stata isolata un’intera famiglia.

La trasmissione del Vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie
Gli scienziati stanno studiando le modalità di trasmissione del vaiolo delle scimmie (Fonte: Pexels)

La nuova preoccupazione è il vaiolo delle scimmie. I sintomi che si manifestano se si dovesse contrarre la malattia sono delle vescicole a livello cutaneo. In questo caso è sempre meglio subito contattare un medico o l’ospedale. Il dottor Perrella ha spiegato anche le modalità di trasmissione di questa malattia.

Le vesciche cutanee sono sono ricche di particelle virali che possono diffondersi nell’aria, ma anche nel caso in cui entrassero in contatto con un liquido. Inoltre, queste particelle virali potrebbero essere trasmesse anche nel caso in cui dovessero esserci dei rapporti sessuali non protetti. Per questo motivo il primario mette in guardia i giovani invitandoli a fare molta attenzione. Soprattutto, però, in questo momento deve emergere il proprio senso del dovere e di responsabilità. “Ognuno – spiega il medico – ha un minimo di capacità di comprendere il pericolo se ho una vescicole […] devo andare a farmi fare un controllo, non posso vivere senza pensarci“.

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