Alcuni lotti di vongole sono stati ritirati dal mercato dal Ministero della Salute poiché infette: tutti i dettagli sul provvedimento
Nuovo provvedimento da parte del Ministero della Salute che ha disposto il ritiro dal mercato di alcune vongole infette.
![vongole](https://www.vesuvius.it/wp-content/uploads/2022/05/vongole-24-05-2022-Vesuvius.jpg)
Il ritiro dei molluschi in questione, di marca Nieddittas e con denominazione ‘vongole veraci nostrane’, è avvenuto in data 24 maggio per rischio chimico. Il produttore è la Cooperativa Pescatori Arborea, con sede in località Mannu Arborea, il quale le commercializza anche. Il peso delle singole unità richiamate è di 1 chilo. Il motivo del ritiro è la possibile presenza di biotossine algali DSP e acido okadaico sul prodotto proveniente dal fornitore.
I lotti incriminati sono i seguenti: NS-221008 del 13/05, NS-221025-14 del 14/05, NS-221025-15 e NS-221036-15 del 15/05/2022, NS-221044-16 del 16/05, NS-221044-17 e NS-221062-17 del 17/05, NS-221062-18 e NS-221067-18 del 18/05, NS-221079-19 del 19/05, NS-221079-20 del 20/05.
Vongole infetti: il rischio con biotossine e acido okadaico
Come già accennato, le vongole in questione sono state ritirate per la presenza di tossine. La prima è la biotossina algali che può produrre un mollusco, in quanto si nutre di fitoplancton che ne possono essere infetti. Ci sono diverse classificazioni di biotossine algali e quella in questione è la DSP (Diarrhetic Shellfish Poisoning), che, a circa mezz’ora dall’ingestione, porta diarrea, mal di testa, nausea, vomito e dolori addominali. Non si tratta di una tossina mortale, però può favorire la nascita di tumori gastrointestinali. L’acido okadaico è la causa della sindrome diarroica da molluschi bivalvi, appunto DSP, e rientra nel Gruppo Uno delle tossine responsabili di tale sintomatologia.