Sondaggi politici: risale la Lega, crollo verticale per il M5S

Sono stati diffusi i nuovi sondaggi politici sulle preferenze di voto. La Lega si conferma ai vertici, mentre il M5S continua a calare

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Matteo Salvini può sorridere grazie ai sondaggi (Getty Images)

Matteo Salvini può sorridere. I sondaggi diffusi da SWG posizionano la Lega tra i primi partiti in Italia. Il Carroccio sale oltre il 20 per cento e scavalca Fratelli D’Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni è stato per molte settimane in testa alle preferenze, frutto anche della scelta di rimanere all’opposizione anche con l’esecutivo Draghi.

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Per quanto riguarda il terzo partito del centrodestra, Forza Italia, è stabile al 7 per cento. I tre partiti insieme si avvicinano al 47% delle preferenze, non riuscendo a sfondare la quota che permetterebbe loro di governare da soli. I voti però rimangono stabili e le possibilità di guadagnare seggi alle prossime elezioni sono invariate.

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Luigi Di Maio si trova di fronte ad una difficile mediazione (Getty Images)

Per l’alleanza giallorossa i dati non sono molto positivi. Arretra il Partito Democratico,che ora si attesta al 18,7%. Pesano le polemiche relative al DDL Zan, fermo da tempo al Senato. Anche le scelte per i sindaci delle grandi città possono essere un motivo di malcontento tra i sostenitori.

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Crolla ancora il Movimento Cinque Stelle, che adesso raccoglie la metà dei voti se messi a confronto con le politiche di tre anni fa. La questione Grillo-Conte è motivo di divisione, con una base che aspetta risposte nelle prossime settimane. Di MaioFico sono al lavoro per ricomporre le divisioni, anche se per ora i dissidi rimangono aperti. In vista delle amministrative, soprattutto a Napoli, è decisivo ricomporre lo strappo per non avere brutte sorprese alle urne. Per quanto riguarda invece gli altri partiti Azione sale al 4%, con Calenda che continua sulla buona strada. Articolo1 raccoglie il 2,7% delle preferenze, davanti anche ad Italia Viva, sotto il fuoco delle critiche per la richiesta di tornare al DDL Scalfarotto.

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