Campania, De Luca: “Cinque le criticità del piano vaccinale in Italia”

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha voluto precisare le reali problematiche della campagna di vaccinazione in Italia.

De Luca
Vincenzo De Luca pensa alle riaperture (Getty Images)

Il presidente della Regione Campania, attraverso un post pubblicato sui social, ha reso nota la propria posizione in merito alla campagna di vaccinazione. Nelle ultime ore, infatti, c’era stato un confronto poco amichevole, a distanza, con il generale Figliuolo (attuale commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, ndr). Ancora una volta, quindi, De Luca ha preso posizione rispetto all’operato del Governo, distaccandosi dall’orientamento nazionale.

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L’idea, infatti, è quella di procedere con una vaccinazione delle categorie economiche più a rischio per poter ripartire anche con il turismo. Il Governo, invece, opta per una somministrazione per fasce d’età. Ora, attraverso i profili social, il presidente della Campania ha ribadito la propria posizione ed ha anche elencato le cinque criticità del piano vaccinale nazionale.

De Luca risponde al generale Figliuolo sull’organizzazione del piano vaccinale

Campania De Luca
Le parole del governatore campano (Pagina Facebook Vincenzo De Luca)

Nelle prossime due settimane, in Campania, terminerà la vaccinazione degli ultra 80enni e delle categorie fragili. Successivamente, si procederà a somministrare il vaccino AstraZeneca alle categorie economiche. Ci sarebbe, infatti, un accumulo di dosi non utilizzate che potrebbe garantire l’inizio della copertura per il settore del turismo. “Quando sarà sanata la carenza di consegne relative alla Campania per oltre 200mila vaccini?”, chiede nuovamente il presidente che aveva ribadito il concetto nelle scorse settimane in diretta Facebook.

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Nella nota, inoltre, si fa riferimento alla campagna di vaccinazione delle isole. “Una volta completati gli ultra 80, gli ultra 70 e 60, il centro vaccinale territoriale può procedere verso tutte le categorie contribuendo alla diffusione capillare delle vaccinazioni, spiega il presidente.

 

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