Pensioni, quota 100 va in soffitta: quali sono le soluzioni

Pensioni, quota 100 scade a dicembre e non sarà rinnovata per il 2022. Sul tavolo varie ipotesi per una nuova riforma

pensioni quota 100
Getty Images

Il piano di pensione anticipata messo a punto dal primo governo Conte, Quota 100, non sarà rinnovato il prossimo anno. Fin dalla sua applicazione aveva sempre suscitato polemiche perché visto troppo dispendioso per le casse pubbliche.

Il sistema che prevede l’arrivo appunto a 100 (ad esempio, 60 anni di età e 40 di contributi) sarà sostituito e ci sono varie ipotesi sul tavolo. Il 31 dicembre 2021 scade la misura molto voluta dal parte della maggioranza di quel governo ma le adesioni sono state inferiori alle aspettative. Anche altre anticipazioni come Opzione donna sarà accantonata.

Secondo il presidente dell’Inps Pasquale Tridico solo il 50% degli aventi diritto a chiesto di andare in pensione con questo sistema. Si cercano dunque soluzioni per evitare di tornare alla legge Fornero del 2012. Nelle vicenda è intervenuto sul Corriere della Sera Alberto Brambilla, presidente Itinerari previdenziali. Secondo l’economista ora c’è bisogno di una riforma vera che duri anni e non solo alcuni com’è stato per Quota 100 che era più una sperimentazione.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Riscatto laurea scontato verso la proroga: come farlo e quanto costa

Pensioni, superamento Quota 100: le ipotesi

Getty Images)

Tra le ipotesi dell’economista c’è Quota 102: si andrebbe in pensione a 64 anni d’età con 38 anni di contributi ma con una flessibilità. In questo caso si rinuncerebbe al 5% del trattamento completo che invece si riceverebbe se si restasse a lavoro fino a 67 anni.

Per superare Quota 100 ci sarebbero vari fattori da utilizzare, il primo e far funzionare i fondi di solidarietà per i lavoratori con problemi di salute e usuranti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Bonus casalinghe, i requisiti per presentare la domanda

Dal Pd e in particolare da Graziano Del Rio, arriva un’altra idea, quella di Quota 92. Il sistema sarebbe simile a quello ora in vigore ma con meno anni d’età e di contributi, una misura che aiuterebbe soprattutto i giovani: potrebbero bastare 62 anni di età e 30 di contributi ma con un taglio sulla pensione. Una delle sfide del governo Draghi, tra le tante, sarà dunque la nuova riforma pensionistica.

Impostazioni privacy