Campania, bollo auto sospeso: come chiedere rimborso per 2020

In Campania il bollo per alcune categorie di veicoli comporta un’esenzione o riduzione dell’importo. In alcuni casi è possibile anche chiedere un rimborso.

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Novità importanti per il pagamento del bollo in Campania (Getty Images)

Una situazione spinosa che coinvolge ogni automobilista è quella relativa al bollo auto. Un ‘imposta che può diventare esosa in alcuni casi. In Campania esiste la possibilità di ottenere uno sconto del 10% attraverso la domiciliazione bancaria, se pagato ovviamente entro i termini previsti.

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Una novità importante arriva dal decreto “Sostegni”. Infatti saranno stralciate tutte le cartelle esattoriali per bolli non pagati dall’anno 2000 al 2015. Tutti i debiti non riscossi saranno quindi rottamati, compresi quelli pendenti e non ancora versati.

Campania, rinviato il pagamento del bollo

In Campania nel 2020 c’è stato il rinvio del pagamento del bollo auto. La scadenza fissata per l’estate dello stesso anno, è stata poi prorogata più volte nel corso dei mesi. Questo per ovviare alle difficoltà economiche dei cittadini, con molti che si sono trovati senza un’occupazione.

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Recentemente la giunta ha deliberato una dgr, lo scorso gennaio, con la quale disponeva la sospensione tra gennaio ed aprile 2021 per coloro che avevano il domicilio fiscale, la sede legale o operativa in Campania. La prossima scadenza è stata rimandata al mese di maggio.

Come ottenere rimborsi ed esenzioni

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Esenzioni per le auto storiche ma non solo (Getty Images)

Ma non ci sono solo le sospensioni. Gli automobilisti possono usufruire anche di agevolazioni e riduzioni. In territorio campano esse spettano ai possessori di veicoli storici, destinati ai disabili oppure con alimentazione ecologica come l’elettrico, il GPL o metano. A questi bisogna poi aggiungere gli incentivi per la rottamazione delle auto più inquinanti.

Inoltre è anche possibile chiedere il rimborso in alcune specifiche ipotesi. Come ad esempio il pagamento doppio, avvenuto nella stessa scadenza oppure effetuato in eccesso. I mesi rimborsabili riguardano quelli successivi all’evento fino alla scadenza della tassa, a condizione che siano superiori a quattro mensilità.

 

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