Campania, parte la zona arancione: tutte le restrizioni

La Campania entra ufficialmente in zona arancione, ossia quella intermedia per le restrizioni da Covid-19: andiamo a vedere cosa si può fare e cosa no.

Campania Zona arancione
La Campania torna nella zona intermedia di restrizioni (Getty Images)

Da questa domenica 21 febbraio la Campania torna in zona arancione, dopo un repentino incremento dell’Rt che torna a sfiorare l’1 (0,91). Il governatore Vincenzo De Luca aveva già annunciato il passaggio la scorsa settimana, avvertendo come fossero cruciali le festività di Carnevale e di San Valentino. Con l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme alla Campania, vengono declassate anche Molise e l’Emilia Romagna.

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La preoccupazione è grande soprattutto per la crescita dell’indice di contagio, che se dovesse salire fino all’1,25 farebbe scattare la zona rossa. Ovviamente non cambierà il coprifuoco, che rimane attivo dalle ore 22 alle ore 5. In questa fascia oraria gli spostamenti sono solo per comprovate esigenze lavorative o di salute. Andiamo quindi a vedere quali sono le restrizioni previste per questo ritorno in zona arancione.

Campania, le restrizioni per la zona arancione: caos per la scuola

Campania Zona arancione
Quali restrizioni bisognerà rispettare (Getty Images)

La nuova colorazione della Campania, ovviamente, comporterà nuove restrizioni. Partiamo dagli spostamenti, che saranno vietati al di fuori di comuni e regioni. L’unica eccezione è presentata per i comuni con meno di 5mila abitanti, che potranno spostarsi in un raggio di 30 km ad esclusione del capoluogo di provincia. Inoltre sarà possibile dirigersi verso le seconde case, mentre visite a parenti ed amici sono consentite una sola volta al giorno, a patto che le loro abitazioni facciano parte allo stesso comune.

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Per bar e ristoranti sarà sempre consentita e senza limiti di orario la consegna a domicilio, ovviamente rispettando e norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Dalle 5 alle 22 è consentita la vendita ad asporto dei prodotti: dalle 5 alle 18 senza restrizioni, mentre dalle 18 alle 22 è vietata a quei locali muniti solamente di bar senza cucina.

Saranno consentite anche le cerimonie religiose, comprese tumulazioni e sepolture,  rispettando tutte le norme anti-contagio. I centri commerciali resteranno aperti, ma nel weekend al loro interno dovranno rimanere aperti solamente punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Cresce invece il caos sul tema scuola, dove fino alle medie si potrà continuare a fare lezione in presenza. Mentre invece per l’università resterà in vigore la didattica mista.

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