Usa, Biden vieta i contatti tra Trump e l’intelligence: “Instabile e pericoloso”

Il presidente degli Usa, Joe Biden, è pronto a vietare i contatti tra Donald Trump e l’Intelligence, a causa dell’instabilità del tycoon. 

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Il presidente americano pronto ad impedire i contatti tra l’Intelligence ed il tycoon (Getty Images)

Joe Biden inizia a togliersi i primi sassolini dalla scarpa, infatti il presidente degli Usa è pronto ad evitare ogni contatto tra l’Intelligence e Donald Trump. Una scelta pronta a suscitare le polemiche del tycoon, visto che è una prassi per il presidente uscente, condividere informazioni segrete con il nuovo arrivato. Al centro della questione suscitata dal 46esimo presidente americano, infatti, ci sarebbe proprio il carattere instabile e pericoloso di Trump.

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Le parole del democratiche sono uscite fuori dall’ultima intervista rilasciata alla Cbs. Infatti prima del Super Bowl di domenica, l’emittente rilascerà l’intervista durata quasi un’ora. A porre le domande al presidente ci ha pensato l’esperta giornalista Norah O’Donnell, che ha chiesto a Biden se fosse il caso di passare le informazioni segrete al suo predecessore. Infatti nonostante sia da prassi passarsi, non c’è alcuna regola che obbliga la condivisione di informazioni.

Usa, Biden contro Trump: “Il suo comportamento è imprevedibile”

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Il 46esimo presidente contrario ai rapporti del tycoon con l’Intelligence (Getty Images)

Le parole di Biden alla Cbs sono una vera e propria frecciata al tycoon. Infatti il democratico ha specificato che queste parole arrivano indipendentemente dall’attacco al Congresso dello scorso 6 Gennaio. Infatti in quell’occasione, i sostenitori di Trump presero d’assalto il Campidoglio, quasi sollecitati dal tycoon, occupandolo e rimandando la cerificazione della vittoria delle elezioni di Trump.

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Al momento la Casa Bianca non ha ancora specificato se le parole di Biden rappresentino una precisa volontà della sua amministrazione. Una situazione del genere, infatti, non si era mai verificata prima nella storia degli Usa. Come ha spiegato al Washington Post l’ex agente CIA e consigliere dell’amministrazione di George W. Bush, David Priess, i presidenti uscenti possono fornire ottime indicazioni al nuovo incaricato.

Infatti con tale collaborazione porterebbe una certa continuità all’attività del governo statunitense sui temi di intelligence e sicurezza. Dall’altra parte, però, Trump durante il suo mandato ha rivelato più volte informazioni riservate per attaccare i suoi avversari e i governi stranieri, mettendo a repentaglio l’efficienza della propria Intelligence e sorpattutto la copertura degli agenti statunitensi.

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