#IoApro, i ristoratori sfidano il governo sulle chiusure: i dettagli

#IoApro, si diffonde la protesta cominciata da un ristoratore ad ottobre: alle ore 18 del 15 gennaio resteranno aperti

#IoApro

Umberto Carriera aveva ottenuto notorietà già a fine ottobre quando aveva annunciato che avrebbe aperto i suoi sei ristoranti. Era stato intervisto dalla D’Urso a Pomeriggio 5 e da altri programmi e aveva ricevuto già le prime multe perché non aveva abbassato le saracinesche all’orario previsto, andando oltre.

Aveva detto che non c’entra nulla il negazionismo del Covid o altro ma che la sua è una disobbedienza civile contro i Dpcm di Conte. Il 31enne di Pesaro è stato l’apripista dell’iniziativa #IoApro che in queste ore sta ottenendo molte adesione a partire dall’hashtag su Twitter che in poco tempo è andato in tendenza.

I ristoratori che vogliono partecipare all’iniziativa hanno annunciato la riapertura dal 15 gennaio (incluso), giorno in cui scadrà l’ultimo Dpcm. Hanno annunciato anche di aver previsto delle tutele legali per loro e per i clienti presenti in quel momento nei locali se dovessero esserci dei controlli.

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#IoApro, cosa prevede la protesta

L’iniziativa sta prendendo piede un po’ ovunque. Al momento si registrano più adesioni al Nord Italia, in Emilia Romagna e in Toscana. Il momento preciso di inizio della protesta sarà le ore 18 del 15 gennaio.

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Da quel momento consentito solo asporto e consegna ma gli organizzatori hanno pensato di far entrare clienti e farli sedere ai tavoli, anche senza consumare. Vuole essere una protesta pacifica fanno sapere gli organizzatori.

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