Usa, 25esimo emendamento di Pence per Trump. Lo attacca anche Umberto Tozzi

Usa, 25esimo emendamento: Pence potrebbe usarlo contro Trump ormai sempre più solo che fa arrabbiare anche il cantautore italiano

Pence Trump
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Trump sembra sempre più solo con i suoi supporters che hanno fatto vedere al mondo intero come può essere fragile la democrazia e come le parole infuocate possono diventare pericolose. Anche il vicepresidente Mike Pence l’ha abbandonato.

Non ha escluso che contro Trump, in carica ufficialmente fino al 20 gennaio, possa essere usato il 25esimo emendamento della Costituzione Americana. Secondo la legge si può applicare per destituire un presidente ritenuto incapace di adempiere ai propri doveri. Dunque una fine anticipata del mandato anche se di pochi giorni.

La scia di violenze del 6 gennaio non è piaciuta neanche ai repubblicani e ad esponenti di spicco del partito come l’ex presidente George W. Bush. Pence aveva già preso posizioni differenti da Trump quando questi aveva annunciato che non avrebbe partecipato alla cerimonia d’insediamento del nuovo presidente Biden.

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Pence vs Trump e Umberto Tozzi difende la sua canzone

L’accostamento può sembrare strano ma i fatti del 6 gennaio e una mossa di Trump o comunque del suo staff, ha tirato in ballo anche uno dei più noti cantautori italiani, Umberto Tozzi. Nel comizio precedente agli assalti di mercoledì scorso, dagli altoparlanti è partita “Gloria“, famosa canzone del 1979 del cantautore torinese.

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Tozzi non ha gradito che la sua canzone venga associata a eventi violenti del genere. “Sia nel pubblico che nei privato ho sempre preferito l’amore alla violenza” ha detto in un video su Twitter. In quanto autore dice di essere pronto a difendere i principi della canzone dove si canta la bellezza della vita.

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