Covid, l’annuncio di Speranza: “A gennaio partono le vaccinazioni”

Svolta per la lotta contro il Covid in Italia, con il ministro Speranza che annuncia l’inizio delle vaccinazioni a partire da Gennaio.

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Le parole del Ministro della Salute (Getty Images)

Manca poco all’inizio delle vaccinazioni contro il Covid in Italia ed ad annunciarlo è proprio il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Infatti poco fa, ai microfoni, Speranza ha affermato: “Gennaio sara’ il mese delle vaccinazione e spero che si possa partire in contemporanea in tutta Europa“. Una grande svolta per il paese che punta a tornare alla normalità il prima possibile.

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Il Ministro, infatti, ha confermato che il prossimo 29 dicembre l’Ema darà l’ok per il vaccino di Pfizer/BionTech e l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) farà partire subito le vaccinazioni. L’obiettivo di Speranza è che in tutta l’Unione Europea scelga lo stesso giorno per far partire le vaccinazioni, una proposta arrivata direttamente dall’Italia alla Ue. Infine il Ministro ha concluso affermando: “Massimo rigore e massima sicurezza, il cuore delle vaccinazioni sara’ primavera estate, volontaria e sicura“.

Covid, Speranza annuncia l’inizio delle vaccinazione: si aspetta l’ok dell’Ema

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Il ministro della Salute, Roberto Speranza (Getty Images)

L’Italia così inizia a pensare al futuro prossimo, in cui con molte probabilità il Covid sarà sconfitto dalle Vaccinazioni, come affermato dal ministro Speranza. Il farmaco contro il virus infatti è vicino all’Ok anche dell’Ema dopo l’approvazione in Gran Bretagna, Usa e Canada. In molti esperti sostengono che il vaccino di Pfizer sia pronto per l’utilizzo a larga scala ed è inopportuno aspettare ancora.

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Infatti adesso ci ritroviamo a ridosso delle feste di Natale ed il rischio di una terza ondata è concreto. Conte, inoltre, pensa al passo indietro negli spostamenti tra comuni, e questo potrebbe portare ad un nuovo aumento di casi. Per questo motivo i ministri Speranza (Salute), Franceschini (Beni Culturali) e Boccia (Regioni) sperano vivamente che tutto ciò non avvenga, altrimenti prima ancora del vaccino l’Italia si troverà con gli ospedali nuovamente affollati ed una nuova ondata economicamente insostenibile.

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