Scontri Campania, la protesta di comuni e imprese: “Moriremo di fame”

Continua la protesta di Comuni e Imprese, dopo gli scontri avvenuti nella serata di ieri. Chiesto il congelamento delle tasse.

protesta comuni imprese
Ancora proteste in citta dopo gli scontri di ieri (WebSource)

Giornata di tensioni, scontri e paura quella di ieri a Napoli. La parola “lockdown” annunciata dal governatore Vincenzo De Luca non ha fatto altro che alimentare il clima di tensione, esploso dopo le 23 con una vera e propria rivolta violenta. Infatti ben presto la sfilata di imprenditori contro il lockdown si è trasformata in sommossa, con infiltrazioni di ultras, forze di estrema destra e centri sociali che hanno fatto sfociare il tutto in violenze contro forze dell’ordine.

L’ipotesi di un nuovo stop regionale, però, fa davvero paura a tutti gli imprenditori. Infatti Confesercenti ha chiesto di congelare tasse e fitti. Mentre invece è più dura la posizione di Confcommercio che minaccia di bloccare da subito i pagamenti. Un vero e proprio clima di guerra, con una lettera non solo rivolta a De Luca, ma anche al premier Conte, in cui i commercianti scrivono: “Siamo al collasso: subito misure di sostegno per le nostre attività produttive- O si scelga: morire di Covid o di fame“.

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Napoli, protesta di Comuni e Imprese: “Nuovo lockdown sarebbe un disastro”

Lockdown Napoli
Il corteo di ieri dopo il coprifuoco (WebSource)

A lancaire l’ulteriore allarme ci ha pensato Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania. Infatti Schiavo ha ricordato che un nuovo lockdown sarebbe un vero e proprio disastro, chiedendo successivamente al Governo di congelare le tasse. Infatti il presidente ha ricordato che in atto c’è una vera e propria emergenza sanitaria, ma non avendo la posivilitò di lavorare, non c’è nemmeno la possibilità di pagare le tasse e di conseguenza si andrebbe verso un fallimento assicurato per milioni di piccole imprese.

Mentre invece è pronto alla battaglia Massimo Di Porzio, presidente Fipe-Confcommercio Campania. Al suo fianco scenderanno anche 50mila imprese sul territorio regionale, pronti allo sciopero fiscale. Infatti Di Porzio è pronto a bloccare tutti i pagamenti di tasse, contributi, fitti ed utenze, proprio per l’impossibilità di reggere a tale peso economico senza lavorare.

Mercoledì, inoltre, è prevista proprio una manifestazione dei ristoratori aderenti alla Fipe in tutta la penisola. A Napoli il gruppo di ristoratori si riunirà in Piazza Plebiscito. Proteste che non si fermeranno, infatti già stamattina a Portici, 50 motociclette ed automobili hanno bloccato l’autostrada A3 Napoli- Pompei- Salerno. Tanti commercianti, continuano a gridare alla follia nel dichiarare l’intera Campania zona rossa.

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L.P.

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