Camorra a Caserta: due donne si occupavano di estorsioni e droga

Sono sei le misure cautelari per associazione a delinquere di stampo mafioso per estorsione e traffico di droga che hanno seguito le indagini dei carabinieri di Caserta. La notizia risale a questa mattina. In uno degli appartamenti perquisiti a seguito delle misure cautelari sono stati sequestrati 2 mila euro di denaro contante.

A capo di due dei tre gruppi individuati dalle forze dell’ordine c’erano due donne. Il gruppo adibito alle estorsioni a commercianti e imprenditori era capitanato dalla moglie di Giovanni Capone finito in carcere nel 2012. Per gli inquirenti era il referente nel capoluogo di Terra di Lavoro per il clan Belforte.

Gli altri due gruppi si occupavano del traffico di droga importata dal Parco Verde di Caivano, che convertivano in crack e che passavano poi alle maggiori piazze di spaccio di Caserta.

A capo di uno dei due rimanenti gruppi c’era sempre una donna che gestiva il comando dopo che il compagno era finito anche lui in carcere per reati di droga.

Il capitano Silvia Gobbini ha coordinato le indagini dei carabinieri durante un periodo di tempo che va dal 2012 al 2013.

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