Si torna a parlare del Principe di Sansevero

Il Principe di Sansevero torna a far parlare di sè. Nelle splendide sale dello storico bar napoletano “Gambrinus” si è tenuta ieri mattina la conferenza stampa “I misteri svelati del Principe di Sansevero”. Ha partecipato all’incontro lo scrittore Maurizio Ponticello autore dell’articolo “L’ultima beffa del Principe Nero”, articolo pubblicato sul numero di febbraio della rivista mensile Fenix diretta da Adriano Forgione anch’egli presente alla conferenza.

Che l’argomento sia di grande interesse si è evinto dalla numerosa partecipazione non solo degli addetti ai lavori ma di appassionati e studiosi, da persone affascinate e curiose di apprendere ulteriori notizie su di un personaggio storico ancora avvolto da tanto mistero.
Dopo il benvenuto dell’assessore alla cultura Francesco De Giovanni prende la parola il giornalista Vittorio Del Tufo che ribadisce il grande valore storico delle Macchine anatomiche presenti nella Cappella Sansevero e l’elevato alone di mistero che le rende una delle “ombre” più famose del mondo.

sansevero

L’articolo di Maurizio Ponticello ricostruisce l’incredibile storia delle Macchine anatomiche a partire dalle recenti scoperte pubblicate sulla rivista scientifica americana AJC nel dicembre 2013. La rilevanza di questa scoperta è la risposta scientificamente valida sulla natura dei due corpi mummificati e sull’importanza di questo apporto scientifico alle controverse invenzioni di Raimondo di Sangro.

La scoperta è che i due corpi sono in parte autentici ed in parte ricostruiti. A supporto di questa analisi c’è stato l’intervento del cardiologo Domenico Galzerano che è stato coordinatore dell’equipe della ricerca. Un articolo da leggere per tutti quelli appassionati di questo patrimonio della città di Napoli, un articolo che “per noi che lavoriamo per la città” come dice Maurizio Ponticello “vuole riportare luce sulla luce di Napoli”.

A più di duecento anni dalla sua scomparsa il Principe di Sansevero torna ad affascinare, ad incuriosire a far parlare di sé ma la verità è che il mistero continua.

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