Caivano, sequestrate tre cappelle votive: quando la camorra ringrazia i santi

Profano e sacro, il diavolo e l’acqua santa: c’è un po’ di tutto nel blitz compiuto dai carabinieri della compagnia di Casoria, insieme ai militari del battaglione Campania al Parco Verde e al rione Iacp di Caivano: oltre a 33 perquisizioni, 118 persone identificate e 43 baracche abusive sequestrate, c’è stato anche il sequestro di tre cappelle votive che erano state abusivamente allacciate alla rete elettrica pubblica, con venti grammi di cocaina nascoste in una di queste.

In manette nell’ambito dell’operazione, che mirava alla smantellamento delle piazze di spaccio, sono finite due persone, Pietro Ronga, di 25 anni, e Franco Fruggiero, di 32 anni (accusati rispettivamente di rapina e danneggiamento), mentre sono otto le persone denunciate tra cui un 46enne per abuso edilizio e inquinamento ambientale: l’uomo gestiva un autolavaggio aperto senza autorizzazione e sversava i rifiuti nell’impianto fognario pubblico. Sequestrato inoltre anche un circolo dedicato alla ‘Madonna dell’Arco’ dove avveniva la vendita di prodotti alimentari senza alcuna autorizzazione.

Ed è proprio questo legame tra criminalità e religione, tra santi e camorra che costantemente torna alla ribalta: già a maggio c’era stato il sequestro di quattro cappelle votive sempre nel Parco Verde di Caivano. Le strutture erano state realizzate  da qualche pregiudicato forse come ringraziamento per essere scampato ad agguati mortali: non una novità in una terra dove i criminali hanno deciso di prendersi anche i Santi.

Non servono gli anatemi lanciati a più riprese dal cardinale Sepe, i camorristi non li sentono: credono di avere un legame speciale con i santi, una protezione personale che li sostiene nel momento del bisogno. Così in città le zone con il più alto tasso criminale sono anche quelle con la più elevata presenza di cappelle votive. Ai malviventi non gli basta più essere padroni del territorio, dominare la loro zona di influenza: come in terra vanno a caccia di nuovi spazi di conquista, così mirano alla conquista di nuove ‘protezioni’ in ‘cielo’, in una credenza diffusa nelle fila dei criminali che anche ‘ai piani alti’ verrà fatta la loro volontà.

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