La Terra dei fuochi e quella maledetta paura di ammalarsi

Che aspetto ha la morte? Di che colore è? Sembrerebbero domande senza risposta, ma provate a chiederle a qualcuno che abita a nord di Napoli, in quelle periferie collegate da colate di cemento e aree degradate dove ogni giorno qualcosa brucia.

La morte in quei luoghi ha il colore del fumo, nero, che si alza in cielo per rendersi visibile a chilometri di distanza. La morte puzza di fumo. Ha il viso della sofferenza, di quelli che si ammalano e combattono contro un male che sta diventando più comune di una banale influenza.

Provate a venire nel Triangolo della morte per vedere i limoni che crescono deformati e le famiglie alle prese con chemioterapie e ore di attesa nelle sale d’aspetto degli ospedali. Il dramma si sta consumando lentamente, ma solo sotto gli occhi di chi vuole vedere.

Ha fatto visita a Bruxelles il prete ambientalista don Maurizio Patriciello, che ha fatto della Terra dei Fuochi la sua missione. Don Patriciello è stato ricevuto in audizione dalla commissione petizioni dell’Unione Europea.  “Stiamo vivendo un dramma umanitario che passa troppo sotto silenzio”. Ha dichiarato il parrocco, che ha continuato così il suo intervento: “La situazione nella zona a Nord di Napoli e a Sud di Caserta è disperata: abbiamo bisogno che l’Europa venga in nostro aiuto”.

Grazie ai social network è possibile leggere le testimonianze di molte persone, iscritte al gruppo “Vittime del triangolo della morte” su Facebook. Ogni giorno ci sono testimonianze su quanto accade. C’è chi è stato all’ennesimo funerale, oppure chi propone di manifestare in piazza per svegliare le istituzioni.

La Regione Campania ha varato due leggi una parla dei rifiuti zero, mentre l’altra sulla Terra dei Fuochi. Attraverso una nota l’assessore all’Ambiente della Regione Giovanni Romano ha così commentato: “Il disegno di legge sulla prevenzione e la lotta al fenomeno incontrollato dell’abbandono dei rifiuti e alla pratica dei roghi illegali è frutto di un lavoro congiunto dell’Assessorato all’ Ambiente della Regione Campania con il vice prefetto Cafagna (incaricato del ministro dell’Interno per la “Terra dei Fuochi”) e con il Comitato Terra dei Fuochi. Il testo contiene le prime misure straordinarie per la prevenzione e la lotta al fenomeno dell’abbandono e dei roghi di rifiuti finalizzate ad una maggiore tutela della salute dei cittadini della Regione Campania e  ad un’ adeguata tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico

Tra le varie cose la legge prevede un censimento dei siti di stoccaggio dei rifiuti, un incremento delle attività di sorveglianza e attività di prevenzione dell’abbandono di rifiuti tossici. Ma mentre si parla, il registro dei tumori in Campania è fermo al palo, con i medici sconcertati dall’incremento di patologie tumorali ma senza dati scientifici alla mano. A coadiuvare don Patriciello a Bruxelles è volato anche l’oncologo Antonio Marfella, per discutere della petizione presentata oltre un anno fa e sottoscritta da migliaia di persone per chiedere interventi urgenti contro i rifiuti tossici.

 

Foto: ilmattino.it

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