Diplomi facili: tensioni a Nola, arresti nel Cilento

Si allarga l’inchiesta sui diplomi facili: nuovo blitz della Guardia di Finanza all’istituto Pacioli di Nola, ma operazione anche nel Salernitano con le fiamme gialle che hanno arrestato due fratelli, titolari di istituti scolastici paritari di Laureana Cilento e Ceraso. Le indagini delle fiamme gialle ha portato alla denuncia in totale di 132 persone e al sequestro di beni per sei milioni e 600mila euro: le operazioni sono state eseguite in tutto il territorio nazionale.

Le persone coinvolte sono accusate di associazione per delinquere, interruzione di pubblico servizio, truffa ai danni dello Stato e falso continuato. Tensione a Nola quando la Guardia di Finanza ha fatto un nuovo blitz all’istituto Pacioli dove erano in corso ancora gli esami di maturità: l’operazione delle fiamme gialle ha scatenato la protesta dei genitori degli alunni impegnati nelle prove che se la sono presa anche con i cronisti presenti.

Nel Cilento invece i militari hanno portato alla luce la presenza di un “sodalizio delinquenziale” con a capo i due fratelli arrestati dedito ai reati sopra elencati. Le indagini avrebbero dimostrato come con somme di denaro tra i 2500 e i 500o euro alcuni studenti riuscivano a conseguire i diplomi di ragioniere e geometra senza frequentare le lezioni: tra le persone che sia avvalevano dei diplomi facili cisono impiegati, giovani calciatori, attori. Inoltre i docenti impegnati nelle ‘false’ lezioni non erano stipendiati pur firmando la busta paga per ottenere punti in graduatoria.

Gli iscritti ai due istituti avevano una residenza di comodo nella provincia di Salerno, anche se in realtà abitavano in varie regioni italiane quali Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata.

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