Ucciso con un colpo di balestra, confessa il figlio

Si è consegnato ai carabinieri Nicola D’Auria, 24 anni: il giovane avrebbe ucciso il padre, Pasquale D’Auria, 48 anni, con un colpo di balestra. L’episodio è avvenuto ieri sera a Castellamare di Stabia: il corpo della vittima è stato ritrovato dalla figlia con una freccia conficcata nel torace. Inutile la corsa in ospedale e l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto il 48enne: Pasquale D’Auria è morto poco dopo.

Secondo una prima ricostruzione, l’omicidio sarebbe maturato al termine di una lite tra padre e figlio: Nicola D’Auria avrebbe chiesto soldi al genitore, ricevendo un rifiuto.

A quel punto il giovane è andato su tutte le furie e presa una balestra, posseduta legalmente, ha colpito il padre con un dardo a due lame che si è conficcato nella schiena: a peggiorare le condizioni di Pasquale D’Auria sarebbe stato il tentativo di estrarre la freccia che ha aggravato le ferite. Quando il 48enne è arrivato in ospedale le sue condizioni erano disperate: il dardo aveva, infatti, distrutto la milza e lesionato lo stomaco.

Al momento della lite in casa non erano presenti la moglie e la figlia della vittima, mentre Nicola D’Auria era scappato via prima dell’arrivo dei soccorsi. Una fuga durata fino a quando il giovane non ha deciso di consegnarsi volontariamente ai carabinieri: ora è in stato di fermo, mentre gli inquirenti stanno cercando di delineare il quadro familiare dal quale è scaturito il dramma. Padre e figlio erano soliti litigare e dovrà essere il 24enne a spiegare cosa è scattato questa volta da fargli compiere un atto così tragico.

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