San Lorenzo Maggiore, mendicante scopre ladro e lo fa arrestare

Uno schiaffo ai pregiudizi popolari, quelli che identificano i rom con i ladri: tocca a Mariano ergersi a protagonista di una storia in cui i ruoli si mescolano fino a arrivare all’estremo opposto della presunta linea che separa i buoni dai cattivi. È stato lui che ha indicato alla polizia il ladro che aveva rubato i pastori dalla chiesa di San Lorenzo Maggiore: quando lo ha visto uscire dalla chiesa ha provato a rincorrere il malvivente senza però riuscire ad acciuffarlo.

Il giorno dopo se lo è ritrovato davanti e non ci ha pensato un attimo: ha chiamato la polizia e lo ha fatto arrestare, come si legge sul ‘Mattino’. Mariano è un giovane, 28 anni appena, di etnia rom: non ha un lavoro fisso, così passa i giorni tra qualche piccolo e saltuario lavoro che le persone del quartiere gli offrono e l’elemosina davanti a San Lorenzo Maggiore.

Si siede fuori all’ingresso della Basilica e prova a racimolare gli spiccioli che gli servono per arrivare a pagare i quattrocento euro di affitto della monocamera a Forcella: una moglie, Tatiana, due figli, Roberto sei anni e Nicoletta, sette mesi, è per loro che ingoia i bocconi amari e va avanti. Dieci anni fa è partito dalla Romania e ha trovato rifugio qui a Napoli: gli insulti che quotidianamente riceve non lo spaventano. Anche perché c’è la gente del quartiere che gli fa sentire la sua vicinanza, lo ha quasi adottato: spesso gli portano del cibo, lo chiamano per qualche lavoretto.

Lui sorride e intanto spera di poter vivere prima o poi una vita normale, con un lavoro normale: per adesso Mariano è diventato l’eroe dei sacerdoti di San Lorenzo Maggiore.

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