Per il Napoli una trappola chiamata Pescara

Nemmeno il tempo di sorridere per il duro scoglio superato in casa contro il Cagliari, che Mazzarri andava già predicando cautela in vista del prossimo incontro. Ieri in conferenza stampa il mister toscano è stato chiaro, anzi chiarissimo, i suoi devono restare con i piedi per terra e non pensare che esistano partite che si vincono ancor prima di essere giocate. Se la squadra vuole diventare una grande, di quelle con la G maiuscola, deve riuscire ad affrontare ogni avversario con la stessa mentalità vincente, ha tuonato l’allenatore, preoccupato per il suo Napoli, che vede ad un passo dalla Champions, ma che a detta sua può rischiare di avere quei cali di concentrazione e rischiare di complicarsi il lavoro fin qui fatto, o peggio di comprometterlo. Che si chiami Pescare o si chiami Juventus, la voglia di vincere non deve cambiare mai, questo in sintesi il Mazzarri-pensiero.

La trasferta di questa sera, nonostante il folto seguito di tifosi, è una vera e propria trappola per gli azzurri. Gli uomini allenati dall’ex Cristian Bucchi, non hanno più nulla da chiedere a questo campionato essendo incollati all’ultimo posto in classifica ed è proprio per questo motivo che possono rappresentare una vera insidia, perché scenderanno in campo con la libertà mentale di chi ha niente altro da difendere se non il proprio orgoglio. Per loro l’occasione è di quelle ghiotte, giocando in questo anticipo serale, che data la caratura dell’avversario, avrà un grandissimo riscontro televisivo, avendo addosso per una sera tutti gli occhi del calcio italiano. Ci sono cose che vanno oltre la tecnica e la tattica, si tratta di fattori nascosti, che risiedono nella testa, nel cuore e nella pancia, si tratta di rabbia agonistica e soprattutto di orgoglio, spesso determinanti alla conquista della vittoria. Questi i presupposti in vista del match di questa sera.

In casa Napoli però tutti sono fiduciosi, perché i risultati delle ultime cinque partite stanno dimostrando che la squadra ha la grinta giusta per arrivare alla fine del campionato mantenendo il secondo posto. Quattro vittorie ed un pareggio contro il Milan diretto concorrente, testimoniano un rollino di marcia ideale per una squadra che vuole mantenere inalterata la sua posizione in classifica. Il Napoli se la sta giocando, costantemente e partita dopo partita, sta costruendo una vera e propria impresa. Soltanto il dato numerico, restituisce una squadra che ha 15 punti in più della stagione precedente, che è saldamente al secondo posto in classifica, che ha il terzo miglior attacco, la seconda miglior difesa ed ha un suo giocatore al vertice della classifica dei marcatori del campionato. Numeri che sono lo specchio indiscutibile di una stagione già di per se importante e che merita come coronamento, la conquista dell’accesso diretto alla Champions League.

Fuori Behrami e Cavani, spazio ad Inler e soprattutto all’ex più importante del match, Lorenzo Insigne. Il talento azzurro, torna infatti davanti a quel pubblico che fino all’anno scorso lo ha visto fare cose meravigliose, consacrandolo agli occhi del mondo calcistico. Il suo cuore stasera sarà diviso in due, perché gli anni di Pescara non li potrà mai dimenticare, ma stasera ha sulle spalle la responsabilità di regalare al Napoli una vittoria, come quella di Domenica scorsa quando al minuto 93 ha fatto esplodere uno stadio intero, che ha il sapore d’Europa. Accanto a lui a completare il reparto avanzato come al solito ci sarà Marek Hamsik, oltre che Pandev. Per lo slovacco ed il folletto Napoletano, ancora una possibilità per trovare la perfetta intesa, a prescindere dalla presenza in campo del Matador, quasi un preludio al futuro prossimo del Napoli, nel quale si sta facendo sempre più forte l’idea che si dovrà fare a meno di Edi, proprio come stasera a causa dell’ammonizione rimediata dall’attaccante uruguaiano domenica scorsa contro il Cagliari. Un riposo forzato che forse potrà giovare all’attaccante per rilassarsi e metter un po’ in ordine le idee in vista delle ultime quattro decisive partite, che non nascondono altre e difficili insidie.

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