Saviano torna a Napoli: “Città che ferisce a morte”

L’appuntamento è alle ore 21 nel piazzale antistante la libreria Feltrinelli di via San Tommaso d’Aquino: Roberto Saviano torna a Napoli e per la prima volta presenterà un libro nella sua città. Dopo poco più di una settimana di vendite ‘Zero zero zero’, l’ultima opera dello scrittore, ha già venduto 150mila copie: il testo affronta il tema della cocaina e scriverne, secondo Saviano, “è come farne uso. Vuoi sempre più notizie, più informazioni”.

Libro a parte, è soprattutto il ritorno a Napoli a fare notizia; lo stesso scrittore dalla sua pagina Facebook commenta così il rientro in città: “Tornerò a Napoli. Quanto odio mi accoglierà? O indifferenza per l’ennesimo figliol prodigo divenuto troppo famoso? Mi abbracceranno come ha fatto una persona dinanzi al Tribunale – unico spazio frequentato ormai – o ad accogliermi sarà l’urlo che mi colse fuori alla Caserma Pastrengo anni fa: ‘Dante Alighieri ’ra munnezz’ hai finit’ ’e scriver’ strunzat’?’. Bello è girare il mondo, mi hanno insegnato, ma mai quanto tornare a casa aggiungo io. Chissà se sarà tornare a casa”.

Dell’attesa per l’accoglienza che gli sarà riservata Saviano parla anche in un articolo pubblicato oggi per ‘Repubblica’: “Cosa mi aspetto? Francamente non lo so. A Napoli ho ancora molti amici che sentono il peso di dovermi difendere da una città che non mi ama. ‘Speculatore’. ‘Ti sei arricchito sulle disgrazie della tua città’. ‘Furbo, furbetto, furbone’… Queste le accuse che mi sono state rivolte…parlare di Napoli si può, ma devi farlo a Napoli, con i napoletani“.

Saviano non si aspetta però un’accoglienza diversa dalla città, incapace di non ferire a morte: “Ferire fa parte di questa terra travagliata e colma di una tale bellezza – conclude lo scrittore – che chiunque abbia la fortuna di viverci aspira a essere felice sempre; è convinto di poterlo essere, felice. Quando si vive qui tutto sembra possibile. Anche continuare a vivere sebbene feriti a morte“.

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