Reggia di Caserta: il sindaco chiede aiuto

I beni culturali campani continuano a soffrire. Non soltanto Pompei ed i Campi Flegrei, adesso è il turno della Reggia di Caserta. A scendere in campo per chieder aiuto è direttamente il sindaco della città, Pio Del Gaudio, che ha invocato l’intervento urgente del Governo, nelle persone del Ministro dell’interno e di quello della Difesa. La sua è una denuncia a tutti gli effetti contro il degrado di cui soffre la famosa residenza reale, nella quale i ragazzi fanno il bagno nelle fontane e le auto circolano nei viali, dove la circolazione è vietata. Il primo cittadino ha inoltre espresso la sua preoccupazione per una serie di crolli che si sono verificati nel corso di questi anni, dei quali però non si sa molto.

Voluta da Carlo di Borbone alla metà del ‘700 e progettata da Luigi Vanvitelli, con il chiaro intento di dotare la città di Napoli di una residenza degna della capitale del Regno e per far concorrenza a quella di Versailles, la Reggia di Caserta è ancora oggi la più grande residenza imperiale del mondo, con i suoi oltre due milioni di metri cubi. Uno splendido palazzo, sfortunatamente non visitabile nella sua interezza, il suo lunghissimo vialone con le fontane, il Giardino all’Italiana ed il famosissimo e meraviglioso Giardino all’Inglese, un insieme unico che hanno fatto si che l’Unesco inserisse il complesso reale casertano nei siti patrimonio dell’umanità nel 1997.

Lo scorso anno i visitatori, stando alle cifre fornite dal Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) sono stati 571.368, molto pochi rispetto alla residenza reale francese di Versailles,  in media 3 milioni per il palazzo e circa sette milioni per i giardini. Cifre che devono necessariamente far riflettere e che se confrontate con quelle fornite dal ministero per l’anno 2012, ci fanno capire quanto ancora sia necessario fare in termini di valorizzazione e promozione del reale sito borbonico, che potrebbe senza problemi reggere il confronto con la più blasonata reggia francese. A questo poi va aggiunta l’incuria e la sorveglianza per nulla ferrea che consente ai ragazzi di tuffarsi nelle fontane ed alle auto di circolare nei viali, cose che in Francia non sono permesse.

Da Caserta al resto d’Italia il passo è breve e la denuncia del sindaco Del Gaudio suona un po’ come una resa, visto che non si riesce a garantire nemmeno il rispetto delle norme minime di comportamento all’interno di uno dei siti culturali più belli della penisola ed in effetti basta fare una velocissima ricerca in rete per vedere come i giudizi di chi è stato lì in questi ultimi tempi, sottolineino la bellezza del sito e contemporaneamente il degrado di molti dei luoghi specialmente all’esterno del palazzo: “Siamo rimasti decisamente delusi per lo stato d’incuria in cui abbiamo trovato questo famosissimo sito turistico. L’interno del palazzo è ancora in condizioni decenti ma la loggia è piena di venditori ambulanti e decisamente in cattivo stato. La delusione più grande è stato il parco: sporco, tenuto male, senza sorveglianti né addetti alla manutenzione. Il giardino inglese era pieno di erbacce, alberi caduti, zone pericolanti non transennate. Altro che Versailles italiana, la reggia francese è tutto un altro mondo. L’abbiamo vista 3 volte e ci torneremo, qui non ci metteremo più piede!” (fonte Tripadvisor.it). Parole che fanno male se si pensa che l’Italia potrebbe risollevare in parte la sua economia, se soltanto decidesse davvero di investire nel suo sconfinato patrimonio culturale.

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