Pompei ed Ercolano in mostra a Londra

Non una mostra qualsiasi, ma la più grande ed importante mostra sulle due città vesuviane mai esposta in Inghilterra. Questa la premessa che accompagna l’apertura ufficiale al pubblico prevista per domani, giovedì Santo, nel museo più importante del Regno Unito e tra i più celebri ed illustri al mondo. Nelle sale del British Museum torneranno in vita le abitudini, gli usi ed i costumi degli abitanti delle due città più famose della costa vesuviana, sepolte nel 79 dopo Cristo, dalla furia distruttiva del Vesuvio. La prima, Pompei, sepolta dalle pomici e dai materiali di caduta prodotti dall’eruzione, la seconda, Ercolano, sigillata da venti metri di flusso piroclastico che ha permesso perfino la conservazione degli elementi lignei ed organici.

Il titolo molto suggestivo “Life and Death in Pompei and Herculaneum”, rende bene l’idea di ciò che il visitatore si troverà davanti. La vita e la morte nelle due cittadine di provincia, in cui la ricchezza, lo sfarzo ed il lusso, che si manifestano attraverso la preziosità degli oggetti, la raffinatezza della raffigurazioni parietali, contrastano con la quotidianità della vita dei cittadini comuni, analizzata anche attraverso i ritrovamenti, fatti nella cloaca sotto il cardo V di Ercolano dagli archeologi finanziati dalla Packard, dei resti organici dei cibi che venivano consumati tutti i giorni dagli abitanti della ricca cittadina costiera. Una vasca da bagno in bronzo, mobili in legno miracolosamente recuperati, mosaici, le scritte elettorali sui muri ed ovviamente i calchi delle vittime, umane ed animali di quel violento cataclisma che prima ancora delle piogge di fuoco, aveva già fatto stragi con i surges, violente nubi di gas ad altissime temperature che dal vulcano scendevano a valle a fortissima velocità, lasciando dietro di se morte e distruzione.

Un lungo viaggio attraverso 250 reperti esposti che fanno rivivere la vita nelle case, dai cubicola ai triclinii, passando per giardini e peristilii. Ricchi marmi inediti con scene dionisiache, come quelli rinvenuti qualche anno fa nella Villa dei Papiri di Ercolano, la sontuosa residenza extraurbana che terminava a picco sul mare con un belvedere mozzafiato, saranno esposti insieme ad altri preziosi oggetti grazie ad una collaborazione tra la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei ed il British Museum, in una mostra che resterà aperta al pubblico fino al 29 settembre e che secondo gli organizzatori sarà vista da quasi mezzo milione di persone. Un investimento importante ed uno sforzo organizzativo notevole che fa capire quanta attenzione si abbia all’estero per la grandiosità e l’importanza scientifica attribuita al nostro patrimonio culturale, specialmente archeologico, che può essere considerato una vera e propria finestra aperta su un glorioso passato che meriterebbe molta più attenzione e rispetto da tramutarsi sotto forma di maggiori investimenti che puntino a rilanciare la ricerca e soprattutto a garantirne la conservazione.

Impostazioni privacy