Napoli sempre più su!

La bella vittoria di sabato sera contro il Catania non è riuscita a piazzare il Napoli in vetta alla classifica, vista la vittoria della Juventus sul campo del Chievo, ma di sicuro il suo effetto sugli animi dei tifosi napoletani l’ha sortito. La prestazione convincente, la prova di carattere degli azzurri, vittoriosi su una delle squadre più in forma del campionato, hanno confermato agli occhi dei cinquantamila del San Paolo che il Napoli può lottare a tutti gli effetti per la conquista di traguardi prestigiosi.

In casa azzurra la parola scudetto è ancora tabù, perché mancano ancora tante partite alla fine e gli ostacoli da superare sono ancora numerosi, per non parlare delle inseguitrici importanti che al momento pur accusando un forte ritardo in classifica dagli azzurri, restano sempre potenzialmente pericolose, fino a quando non sarà la matematica ad estrometterle dalla volata finale. Mazzarri ed il Napoli al completo, come da copione, mantengono i piedi saldi per terra, i napoletani al contrario hanno aperto il cuore ai sogni e mai come questa volta credono che l’impresa sia davvero possibile.
Sul campo, sotto la pioggia di sabato sera il Napoli è sceso in campo con la mentalità della squadra vincente, con la consapevolezza di poter controllare l’avversario, attenderlo e colpirlo mortalmente per ben due volte. Agli uomini di Mazzarri è bastato un tempo per mettere a segno due reti, il primo con Hamsik, il secondo con capitan Cannavaro che, come nelle favole più belle , ha festeggiato il ritorno in campo tra le mura amiche mettendo a segno la rete del due a zero raggiungendo Diego Armando Maradona a quota 259 presenze con la maglia del Napoli.

Non solo Cavani. Per il Matador contro il Catania ci ha pensato la traversa a negargli la gioia del gol, ma anche senza andare in rete ha offerto la sua solita prestazione tutta grinta e polmoni, come sempre micidiale nei ripiegamenti difensivi a protezione del risultato. La forza di questo Napoli sta proprio in un gruppo molto competitivo che adesso può permettersi di mandare in campo anche sostituti che tengono alto il livello di qualità. Buona ad esempio la prova di Mesto sulla fascia al posto di Maggio. Menzione a parte per dell’esordio in campionato di Gianluca Grava richiamato da Mazzarri sul campo di gioco per sopperire alle mancanze in difesa. Suprema poi la prova di Marek Hamsik, vero e proprio trascinatore di questo Napoli, sempre presente in ogni azione e sempre più determinante nei gol che il Napoli mette a segno. Per lui in questa stagione lo score segna undici assist, secondo nella speciale classifica in Europa dietro Iniesta. È un Napoli da record, non solo per le cifre raggiunte da Cavani, Hamsik o Cannavaro. È un Napoli che da 23 anni non era così in alto e che continua a crescere anno dopo anno in termini di risultati e di posizione in classifica. Tutto è frutto dell’opera di Walter Mazzarri, del suo staff e del presidente che hanno costruito (e continuano a farlo) una squadra capace di lottare per posizioni importanti e che adesso sembra aver acquisito anche la maturità adatta per vincere. In questo senso proprio la vittoria della Coppa Italia è stato un episodio fondamentale che ha fatto saggiare ai giocatori tutti l’ebbrezza della vittoria e del conseguimento di un traguardo che conta.

Soddisfatto e quasi commosso il De Laurentiis che dopo la partita è sceso negli spogliatoi per complimentarsi con tutti i giocatori, dando loro la mano uno per uno. La vittoria della Juve su un Chievo per nulla combattivo, a differenza del Catania, non smorza gli entusiasmi, anzi al contrario rende la sfida ancora più interessante. A Napoli infatti, non si attende altro che il primo Marzo, giorno in cui la Vecchia Signora sarà ospite al San Paolo per una partita che già si prospetta da record d’incassi. La strada che conduce a quell’incontro però è ancora lunga e prevede altre sfide difficili a cominciare da sabato prossimo, quando il Napoli andrà all’Olimpico di Roma per sfidare una Lazio che vuole rimettersi in corsa e fare qualche passo verso l’alto, perché lì dietro il Milan del neoacquisto Balotelli comincia a far capolino.

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