Mezzi Asìa a rischio paralisi, non ci sono fondi per la manutenzione

Dopo lo stop dei bus, rimasti fermi perché senza carburante, si rischia di rimanere anche senza camion della spazzatura. Anche l’Asìa è in affanno, mancherebbero i soldi per la manutenzione dei mezzi perché le aziende hanno smesso di fare credito.

Il problema di liquidità c’è e non è più procrastinabile. Tra una decina di giorni, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, potrebbe esserci un blocco della raccolta rifiuti in alcune zone della città. Attualmente già alcuni servizi sono stati ridimensionati come il prelievo della carta dai bidoncini piccoli.

Non c’è modo di sostituire le gomme usurate, di cambiare l’olio dei freni o alcuni fari ormai andati. Per cui non è possibile garantire a sicurezza durante l’uscita in strada dei mezzi. E così, 250 compattatori su 600 non potrebbero essere più in grado di viaggiare.

L’Asìa non paga i propri creditori da 18 mesi, che hanno deciso di chiudere le borse e non concedere più credito. Allo stesso tempo Palazzo San Giacomo, a causa della forte crisi di liquidità, non ha mai saldato i 16 milioni di canone mensile utili alle spese di funzionamento.

Come un cane che si morde la coda, dall’amministrazione di Rosa Russo Jervolino fino all’attuale, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti ha accumulato solo debiti per un totale di circa 150 milioni di euro.

Ieri nel pomeriggio si sono incontrati Raffaele Del Giudice, presidente di Asìa, e il vicesindaco Tommaso Sodano il quale avrebbe garantito un trasferimento di fondi pari a 2 o 3 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza. Una manovra per guadagnare tempo e studiare soluzioni in grado di scongiurare una nuova crisi.

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